Attrice di ineguagliabile talento, fu grande interprete di testi di Petito, Scarpetta, Marotta, Brancati e Pirandello.
Con Nino Taranto portò in scena tutti i maggiori successi del grande Raffaele Viviani.

Nacque a Napoli il 30/1/1994 in una famiglia povera e numerosa.

Dopo un’infanzia difficile durante la quale dovette aiutare la famiglia a sbarcare il lunario per le precarie condizioni economiche, si dedicò al teatro ancora quattordicenne (anche se già a soli 5 anni aveva già’calcato il palcoscenico del Trianon).

A 14 era già nella Compagnia teatrale Cafiero-Fumo.

Nel 1939 partì in tournée per il Sud America con Nino Veglia (che sposerà 8 anni più tardi) ed in seguito ebbe la sua grande occasione: fu scritturata da Eduardo De Filippo, grazie al quale perfezionò le sue già spiccate doti recitative.

In teatro fu interprete di testi di Eduardo Scarpetta, Antonio Petito, e Luigi Pirandello.

Con Eduardo, Luisa Conte recitò nella versione teatrale di Miseria e Nobiltà interpretando la parte di Bettina e in numerose altre commedie come Non ti pago, La grande magia e Le voci di dentro.

Risale al 1958 un altro importante incontro, quello con Nino Taranto, con cui stabilì un felice sodalizio artistico, che ebbe un felicissimo epilogo all’inizio degli anni ottanta grazie alla riproposizione delle commedie dialettali di Raffaele Viviani (‘A morte ‘e Carnevale) .
Nei primi anni settanta si impegnò nella difficile opera di ristrutturazione del Teatro Sannazaro di Napoli, riuscendo, assieme al marito, a riportarlo agli antichi fasti.

Luisa oltre ad essere una grande attrice, si era impegnata in prima persona nella direzione del Teatro Sannazaro; dal 1971 infatti, assieme al marito aveva lavorato intensamente per riportare agli antichi splendori quel glorioso palcoscenico, definito ‘la bomboniera’.

I due coniugi erano riusciti con successo, e senza sponsor, nella difficile impresa, dando di nuovo dignità a quell’antica istituzione, dove avevano recitato grandi attori come Eduardo Scarpetta, Ermete Zacconi, Eleonora Duse .

L’antico palcoscenico napoletano divenne presto il “suo” teatro, nel quale recitò fino alla morte, diretta spesso da Giuseppe Di Martino, al fianco degli attori più amati dal pubblico dell’epoca, interpretando testi di Antonio Petito, Raffaele Viviani, Paola Riccora e Gaetano Di Maio (Lisistrata, ovvero “o sciopero de mugliere“, Arezzo 29, in tre minuti…tassista veloce e Nu bambiniello e tre San Giuseppe).

Sofferente già da alcuni anni per problemi al cuore, il 30 gennaio 1994 venne colta improvvisamente da un malore nella sua casa napoletana di Riva Fiorita .

Trasportata all’Ospedale Fatebenefratelli vi morì poco dopo, all’età di 68 anni.

Lascio’un grande vuoto nell’intero mondo del teatro napoletano e nella città che molto l’aveva stimata.

Il giorno dei funerali, a San Ferdinando, la chiesa degli artisti, c’era tutta Napoli a darle l’addio. Al solenne funerale, partecipò tutto il mondo artistico napoletano, ma anche il popolo e tantissimi ammiratori.

Le sue spoglie sono conservate in una cappella gentilizia del cimitero di Poggioreale.

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