A Spaccanapoli, nel pieno della Napoli più ricca di monumenti unici e spettacolari per storie bellezza, questo palazzo è in perfetta sintonia con il contesto in cui si erge, maestoso elegantissimo. Esso si trova con esattezza all’inizio di quel tratto di Spaccanapoli che prende il nome di via Benedetto Croce e a pochi metri dalla prestigiosa Chiesa di Santa Chiara.
Di origine trecentesca , Palazzo Venezia è un antico edificio che fu donato da re Ladislao I di Napoli alla Serenissima Repubblica di Venezia con lo scopo di essere utilizzato come abitazione per i consoli generali a Napoli. Chiamato, anche, Palazzo della Residenza,da quel momento è stato per circa quattrocento anni, sede della rappresentanza diplomatica della repubblica veneziana a Napoli e visse il suo momento di massimo splendore tra il XV e il XVI secolo, mentre a metà del Cinquecento, cadde in completa rovina.
Il palazzo in origine aveva un’estensione dal convento di San Domenico fino ai terreni sui quali, nel 1512, fu ricostruito ed ampliato Palazzo Filomarino. Dopo svariati restauri, nel corso dei diversi secoli, nel 1816 fu ceduto da parte dell’Impero austriaco alla famiglia nobiliare napoletana Capone che acquistò l’immobile apportando le modifiche più caratteristiche, come la caratteristica Casina pompeiana in stile neoclassico nascosta tra un incredibile rigoglioso giardino pensile in cui è presente una sorprendente distesa di alberi e piante che sopratutto in primavera diviene protagonista di un’esplosione dirompente di glicini che non può che colpirvi.
CURIOSITA La casina pompeiana venne costruita perche ispirata a seguito degli scavi dei siti di Pompei e Ercolano, e verosimilmente era utilizzata come coffee house e camera per concerti, data l’ottima acustica.
Al primo piano nobile, oggi divenuto sede di un caffè dallo stile unico ed elegante, si accede dalla Sala delle Carrozze, in cui spesso vengono allestite mostre d’arte, fotografia e artigianato, menre al famoso giardino pensile del 700 , di cui viabbiamo accennato si giunge attraverso delle scalette interne,( quelle riservate un tempo alla servitù) ,poste al primo piano nobile , in quanto esso si trova all’ultimo piano dell’edificio.
In realta in origine il giardino era molto più ampio e comprendeva ben 1500 essenze agrumarie, ma in epoche recenti con l’avanzamento dell’edilizia è andato via via restringendosi sebbene continui a mantenere il suo fascino. L’antica casina infatti ancora oggi viene spesso utilizzata allo scopo originario per la quale fu costruita . Nel suo interno periodicamente vengono infatti organizzati concerti di musica classica.
Dopo le numerose modifiche del disegno, l’impianto geometrico, ancora leggibile nella pianta del duca di Noja ( 1775), venne trasformato nei primi decenni dell’Ottocento in una composizione di gusto romantico con aiuole curvilinee, oggi molto semplificate rispetto al minuzioso schema riportato dalla pianta Schiavoni (1877).
N.B. Sulla terrazza possiamo anche ammirare l’esedra di foggia ottocentesca e i bei pilastri della balaustra fatti in piperno, un materiale lapideo molto comune nel napoletano, che difatti ci ricorda subito la facciata della Chiesa del Gesú Nuovo.
.Questa ricalca il revival scaturitosi a seguito degli scavi dei siti di Pompei e Ercolano ma poi verosimilmente era utilizzata come coffee house e camera per concerti, data l’ottima acustica. ll percorso prosegue dirigendosi verso la terrazza dove possiamo ammirare l’esedra di foggia ottocentesca e in fine la piccola cappella affrescata, un gioiello inaspettato e nascosto luogo di bellezza ed armonia.
Il Palazzo Venezia come avete potuto capire non solo è una delle più importanti costruzioni poste nel cuore della nostra citta ma anche un luogo di una calma stupefacente che abbiamo l’obbligo di proteggere dalla incombente minaccia della malamovida che sta distruggendo tutto il nostro centro storico.
Ah ! Dimenticavo ….non mancate assolutamente di dare uno sguardo alla piccola cappella affrescata, un piccolo gioiello di rara bellezza ed armonia.