Sul promontrio della baia del Cenito ,  sorge circondata dal verde e dal mare  la bella  nobiliare Villa Gallotti oggi inserita in un parco privato cui si accede attraverso un lungo viale immerso nel verde. Essa come potete notare è situata ad un livello medio tra la strada di Posillipo ed il mare ed ha una forma volutamente allungata per aprire al panorama la maggior parte degli ambienti .Ricca di un digradare di terrazze sui lati e sul fronte , la villa risale come costruzione alla fine dell’ottocento e come possiamo vedere ha uno stile architettonico oscillante tra il neoromantico ed il neogotico.

La pianta della villa è rettangolare e si articola su tre livelli, con tipologia a blocco. Tanto la struttura quanto le fondamenta sono in tufo  a blocchi regolari, che delimitano un  basso pronao quadrato, aperto sui lati da tre archi e coperto da una volta a vela, che precede l’ingresso della villa, mentre un cornicione merlato chiude la sovrastante terrazza . iI solai della villa sono in ferro  e tavelloni.

Sembra comunque che la villa abbia in parte origini anche più antiche . Il nucleo più vecchio della fabbrica, quella appendice di villa  che si porta verso il mare , pare infatti si trovi nel punto esatto dove un tempo esisteva il  palazzo di Gironimo Sizzano ed anche il casino dell’abate Diego Passaro .  Quest’ultimo infatti acquistò nel 1644 non solo il palazzo di Sizzano , ma anche tutti  i circostanti terreni ; pochi anni dopo però la proprietà passò alla famiglia Ferraro che la mantenne fino al 1816 , quando la villa fu venduta ai conti di Lancellotti.

N.B. Appena due anni dopo, l’aristocratica inglese Elizabeth Craven comprò la villa e i terreni circostanti, utilizzando parte di essi per costruire tra il 1819 ed 1823 un nuovo edificio in perfetto stile neoclassico con discesa a mare sulla rada del CenIto ,  circondato da un bel giardino all’inglese .

Nel corso del XIX secolo , molti diversi proprietari si avvicendarono. nella villa. Nel 1834 l’imprenditore Domenico Gallotti acquistò la maggior parte dei terreni superstiti (masseria, vigneti, seminativi alberati ed incolti ed casamenti vari):parte della villa appartiene tuttora ai suoi discendenti, tra cui marialuigia gallotti.

CURIOSITA: Nella bella villa rettangolare che si articola su tre livelli, nel  febbraio-marzo 1926 ebbe residenza  il pittore Boris Grigor’ev  venuto in Italia per lavorare al ritratto di Gor’kij, esposto nell’aprile 1926 alla Biennale di Venezia.

Oggi Villa Gallotti , in considerazione dei mutati tempi ,  è una villa nobiliare da tempo divisa tra piu famiglie ,  inserita in un parco privato cui si accede attraverso un lungo viale immerso nel verde.  Ad essa si accede al  termine di una tortuosa stradina, che congiunge la collina posillipina al mare . 

N.B. Da successivi frazionamenti sono derivati da questa antica dimora Villa Semmola , Villa Mayrthofer, Villa Fernandez  ed infine Villa Carradori

Dal mare ci appare come un grosso  muraglione in tufo, dotato di merli e scalette di collegamento con la riva e al quale è attaccato un piccolo molo che delimita la proprietà .

 

 

 

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