decisamente non è una parolaccia ed io non sono impazzita.
è un prelibato e povero piatto, le cui origini, del suo inusuale nome, sono da ricercare nelle leggende popolari.
Alcuni dicono che il nome di questa ricetta risalga agli inizi del secolo e sia stato inventato dal proprietario di una casa di appuntamenti nei Quartieri Spagnoli, che era solito rifocillare i propri ospiti con questo piatto. altri fanno risalire il nome ai vivaci colori della biancheria intima delle fanciulle che ivi lavoravano; il verde del prezzemolo, rosso del pomodoro, il viola delle olive, il grigio dei capperi, il marrone delle alici ecc…
qualunque sia la sua origine, è sicuramente da provare e gustare.
fatemi sapere
Ingredienti per 6 persone:
– 500 gr di pomodori pelati o freschi
– 3 spicchi d’aglio
– 1 dl e 1/2 di olio d’oliva
– origano
– pepe
– un pezzetto di peperoncino forte
– 50 g di capperi
– 100 g di olive nere di Gaeta
– abbondante prezzemolo
– sale se occorre
– 600 g di pennette (o di vermicelli o linguine sottili)
Esecuzione:
Fate rosolare l’aglio nell’olio, quando questo sara’ imbiondito unitevi i capperi le olive snocciolate e i pomodori pelati, il peperoncino e l’origano.
A cottura ultimata completate la salsa con il prezzemolo tritato e le acciughe lavate, spinate e tagliate a pezzettini, lasciate ancora un minuto sul fuoco e quindi aggiustate di sale.
Lessate la pasta e quindi conditela. La mia ricetta, e molto più semplice in quanto non utilizza le acciughe che hanno un sapore molto forte e non tutti gradiscono.