Prima di parlarvi della nostra pizza , dovete sapere , che quando eventualmente vi trovate in una pizzeria ed avete davanti a voi la lista delle varie pizze , tra tutte quelle che trovate scritte la più antica è proprio  la “MARINARA ” , ma  sopratutto sappiate che non dovete mai ordinarla con  l’aggiunta di mozzarella . Questo obbrobrio talvolta è concesso solo o a qualche ignorante turista straniero che niente capisce di pizze .

Ordinare una marinara con mozzarella è la negazione stessa del concetto di pizza ….una vera offesa ad un  professionista pizzaiolo di origini napoletane . 

La pizza Marinara  nata nel 1700 , a dispetto del suo nome , non ha proprio nulla a che fare con il mare, essendo il suo condimento composto semplicemente da pomodoro, un singolo grosso pezzo d’aglio, origano e olio extra vergine d’oliva. Contrariamente quindi a quanto suggerisce il suo nome, questa pizza non contiene nessun tipo di pesce. 

Essa, nata originariamente come cibo povero,  venne così chiamata solo  perché era il principale cibo che i pescatori mangiavano al rientro dalle lunghe giornate di pesca nel golfo di Napoli; si trattava di un pasto veloce, semplice e sostanzioso che non costava molto e che quindi potevano permetterselo  anche i più poveri. Inizialmente era condita ( sopratutto quando ad ordinarla erano i pescatori  più poveri) con solo pomodoro fresco, e olio , o al massimo con olio e origano, mentre ai più abbienti che potevano permettersi di pagare qualche spicciolo in più, era solito aggiungervi anche delle acciughe e cecinielli, cioè i pesciolini di scarto usati per le paranze di mare, ma questo era però possibile farlo  solo se quel giorno la pesca era stata  particolarmente abbondante e quindi questi pesciolini e le acciughe stesse non erano troppo costosi.

Una antica leggenda nata intorno alle origini della pizza  narra che un pizzaiolo del porto di Napoli, stanco delle continue lamentele dei marinai (specialmente quando la pesca era stata scarsa )  che gli intimavano di condirla (“Nsapuriscila nu pocu”),  decise di aggiungere alla pizza qualcosa che non andasse ad incidere sul prezzo ma ne migliorasse nel frattempo  il sapore . Egli, con una geniale idea  vi aggiunse quindi un singolo ed unico pezzo di aglio che non solo dava certamente più sapore alla pizza ma permetteva alla stessa , per le proprietà dell’aglio , di essere più facilmente conservabile ed essere quindi portata dai marinai in barca con loro nel corso dei loro lunghi viaggi.

N,B, La vera pizza originaria marinara non deve avere  l’aglio fresco tagliato in tanti pezzi piccoli che rischiano di dare un sapore troppo forte di aglio alla pizza,  ma un solo neanche troppo grande pezzo di aglio che deve solo giusto appena insaporire la pizza .

La  pizza marinara non è quindi  a base di pesce, o farcita con i prodotti del mare ,  ma di fatto un piatto nato  per soddisfare le esigenze  dei poveri  marinai partenopei. che  al mattino presto,  di ritorno dal mare , dopo aver trascorso una intera notte a pescare ,  potevano usufruire come colazione . Essa infatti ,  nonostante  fosse stata preparata  la sera precedente conservava ancora intatto tutto il suo stato ed il suo sapore .

La pizza marinara , allora come oggi è ancora  la pizza più economica in circolazione , e nonostante abbia pochi elementi che caratterizzano i suoi ingredienti , non è tanto facile preparala , motivo per cui è divenuta nel tempo il simbolo di chi ha buon palato e sa riconoscere da esperto una buona pizza. Essa è divenuta per tale motivo  una delle intoccabili dalla Sacra Rota della Pizza e attraverso  la sua preparazione , fatta con la  giusta cottura e la perfetta giusta proporzione di aglio , pomodoro e origano,  molti pizzaioli si giocano addirittura la propria reputazione

CURIOSITA’ : Dopo la pizza alla “Mastunicola”’ , la pizza Marinara, fu la seconda  pizza  ad avere un suo nome  , ma è sicuramente la  prima come antichità ad essere oggi ancora presente , perché la prima pizza, quella appunto alla “Mastunicola”, oggi nessuno più la ripropone , essendo essa troppo energetica poiché farcita originariamente nel 600 con formaggio e sugna  e poi successivamente anche con cigoli di maiale. Questa ultima pizza , antecedente all’uso del pomodoro, prevedeva infatti semplicemente come condimento l’utilizzo del lardo, dei cigoli, e talvolta delle scaglie di formaggio di pecora, del pepe e del basilico.

Oggi purtroppo poterla assaggiare è un evento che definire raro è davvero dire poco. Si possono, infatti, contare sulle dita di una mano le pizzerie che ancora la preparano.

 

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