Nell’antico  palazzo nobiliare dei Sanseverino ,convertito in luogo sacro dai Gesuiti, possiamo ammirare nella sua bellissima cupola, dei preziosi affreschi raffiguranti gli evangelisti ,eseguiti nel primo seicento dal  grande artista  Giovanni Lanfranco.

Ma vi siete mai chiesti chi fosse veramente Giovanni Lanfranco ?

Giovanni Lanfranco nacque a Parma il 26 gennaio 1582  e sin da piccolo diede subito a vedere una particolare predisposizione verso l’arte del disegno tanto da indurre il conte Orazio Scotti, di cui era paggio, ad affidarlo come allievo ad Agostino Carracci (1600)  da cui negli anni alla sua scuola ebbe modo di assorbire  il tipico classicismo del maestro. Nel 1602, alla morte del maestro, giunse a Roma dove ebbe la fortuna di seguire altri maestri come Francesco Albani e Guido Reni all’epoca importanti esponenti della scuola emiliana .

Ebbe quindi modo di mettere da parte un grosso bagaglio culturale  che uniti al suo naturale talento portarono alla formazione di un suo  stile originario che diede di fatto origine alla grande decorazione barocca che cambiarono il gusto del tempo e la storia dell’arte.

Nella sua arte si possono vedere anche le lezioni fatte presso  il grande Antonio Allegri detto il Correggio ( tra i grandi del 500 ) che certamente influenzò con il suo illusionismo molte delle sue opere barocche.

Fu un artista molto famoso e molto prolifico e sue opere oggi le possiamo ritrovare in molte città d’arte ( Roma , Parma, Napoli ,Piacenza, Orvieto),   ma sopratutto Roma dove divenne il pittore preferito di Paolo V negli ultimi anni del suo pontificato , anche se il suo capolavoro assoluto fu realizzato sotto papa Urbano VIII (gli affreschi della Cupola di Sant’Andrea della Valle ). Nel 1628  il grande affresco con San Pietro che cammina sulle acque (ora purtroppo frammentario)  gli fruttò la nomina a Cavaliere dell’Ordine di Cristo da parte del pontefice. 

A Napoli, chiamato dai Gesuiti vi giunse nel 1633 dove per dipingere  nel 1633 la cupola del Gesù Nuovo . Nella nostra città in poco più di un decennio con foga inesauribile eseguì un’imponente serie di affreschi nelle più importanti chiese della città, come quelle della cupola del Gesù Nuovo con l’annesso Oratorio dei Nobili , quella del Tesoro di San Gennaro , l’interno dei Santi Apostoli , la volta della navata maggiore di San Martino ed il  coro dell’Annunziata ( oggi perduto).

Morì a  Roma  il  29 novembre 1647.

 

 

 

CURIOSITA’ : LA CUPOLA DEL GESÙ NUOVO FU EDIFICATA LA PRIMA VOLTA ALL’INIZIO DEL 1600.
NEL CORSO DEL 1600 E DEL 1700 SUBÌ PIÙ VOLTE DANNI  IN SEGUITO AD INCENDI O TERREMOTI  CHE COSTRINSERO I GESUITI A RICOSTRUIRLA.
NEL TARDO 1700 LA CUPOLA VENNE SOSTITUITA CON UNA FALSA CUPOLA A CALOTTA SCHIACCIATA, DIPINTA CON UN CASSETTONATO PROSPETTICO, TUTTORA VISIBILE.
DURANTE LA SECONDA GUERRA MONDIALE, NONOSTANTE GLI INGENTI DANNI SUBITI DALLA CHIESA, LA CUPOLA RIMASE INTATTA ANCHE SE LA NAVATA CENTRALE FU COLPITA DA UNA BOMBA CHE RIMASE INESPLOSA.

 

 

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