Baia è stata l’area dei campi flegrei che  più ha risentito del bradisismo. Il fenomeno meteorologico ha fatto lentamente scivolare nella acque antistanti il golfo gran parte degli insediamenti architettonici del vecchio insediamento greco romano. Muri, pavimenti a mosaico, statue e strade lastricate giacciono sui fondali marini fino a quattrocento metri dalla costa.baia1

L’antico insediamento di Baia sorgeva all’interno di una piccola insenatura del golfo di Pozzuoli ed in origine era uno degli approdi della potente e ricca colonia greca di Cuma.
Il suo nome deriva da Baio, uno dei compagni di Ulisse che la tradizione vuole fosse stato qui sepolto dall’eroe greco.

Fu una località molto ambita dalla nobiltà romana, famosa per il suo clima mite, la bellezza del paesaggio, il verde delle sue colline e per le sue acque termali che divennero famose per il potere curativo e terapeutico su molti mali.

Le sue rinomate sorgenti termali erano diffuse ovunque e i suoi vapori caldi sgorgavano copiosi dappertutto: ai piedi delle colline, lungo la spiaggia e nel mare stesso. Tra queste, sorgeva una zona particolare chiamata ” bagno virgiliano ” in cui Virgilio, grande studioso delle acque, pare fosse riuscito ad identificare le virtù terapeutiche di ogni singola fonte. Il poeta dopo numerosi studi ed esperimenti  aveva fatto costruire accanto ad ogni sorgente una serie di statue e di iscrizioni che indicavano la parte del corpo che bisognava immergere e le malattie curate da quel particolare tipo di acqua. Nel tempo questa zona divenne talmente famosa che la gente accorreva numerosa per curare i propri mali preferendolo addirittura alla classe medica.baia-2

La classe medica, in particolare quella Salernitana  (all’epoca assai famosa), subirono con gran gelosia questa zona dove i pazienti preferivano affidarsi alla potenza dei bagni piuttosto che alla loro scienza. L’invidia e la gelosia arrivarono  al punto da portarli a macchiarsi dell’ignobile gesto di distruggere di nascosto tutte le iscrizione e le statue, cosi che nessuno potesse più distinguere le acque secondo i loro poteri.

Ancora oggi, visitando questi luoghi possiamo ammirare affascinanti luoghi adibiti all’epoca a terme . Tra questi veniamo colpiti dalle  oramai famose  terme  di Mercurio   caratterizzate dalla presenza del grandioso “frigidarium”, un ambiente  a pianta centrale con una grossa cupola ,adibito un tempo a bagni freddi, un “apodyterium”,( odierno spogliatoio )e un “laconium”, ricavato nel fianco della collina. Ma non vanno dimenticate la  villa dell’Ambulatio, il settore della Sosandra, ed infine il settore di Venere  che comprendeva due grandi sale termali.

Tra le piu’ famose terme ancora oggi funzionanti  non bisogna dimenticare il Sudatorio di Trivoli detto ‘ Terme Stufe di Nerone ‘che si trova tra Bacoli  e Pozzuoli in un luogo dove ai tempi dei romani sorgevano le cosidette Terme Silvane con vista sul lago di Lucrino ,dedicate a Rea Silvia , madre di Romolo e Remo,

La struttura è databile al II secolo ed era un ninfeo tutto aperto verso il lago di Lucrino che si trovava ai monti di una collina ( dove si trova una sorgente ancora oggi molto attiva ) che convogliava vapore caldo tramite cunicoli nelle varie stanze dove si trovavano letti completamente scavati nel tufo.

Nel tempo, le colline e il litorale di Baia divenute presso Roma assai famose cominciarono rapidamente a coprirsi di sontuose ville di patrizi romani per i quali divenne segno di prestigio e di affermazione sociale possedere una villa a Baia, considerata all’epoca il luogo più bello del mondo ed il più ambito per passarvi l’estate.

Divenne quasi un obbligo mondano e al tempo stesso un’esibizione di potere e di ricchezza possedere una villa a Baia o quantomeno nei campi flegrei.
Nonostante il massivo insediamento della società mondana ed elegante di Roma con la costruzione di ricche ville, il luogo non ebbe mai una autonomia politica o amministrativa, rimanendo per tutto il tempo del suo splendore un ameno posto di villeggiatura di lussi sfrenati, costumi licenziosi, avventure, ambienti ed atmosfere ambigue.

Ebbero ville a Baia e lungo il suo litorale Licinio Crasso, Caio Mario, Cesare, Pompeo, gli Antonii, Varrone, Cicerone, Ortensio, Agrippina, Pisone, Marziale, Nerone e tanti altri.

Tutta la zona venne quindi frequentata dai personaggi più in vista della capitale e questi luoghi diventarono di conseguenza occasioni di incontri politici e di affari oltre che di cultura, lussi e lussuria. Baia era il regno delle acque consacrate a Venere e le sue accoglienti acque ed i suoi bagni ( ma tutta la zona in particolare ) furono famosi per la loro promiscuità. Nei famosi bagni di Baia in atmosfere rarefatte di oli, profumi ed essenze naturali, i corpi si lasciavano andare alle gioie della vita in cerca della guarigione sia del corpo che dell’anima.

Dopo la guerra civile, Baia divenne invece un dominio ed una residenza Imperiale e lentamente le antiche ville entrarono a far parte di un’unica grande magnifica Villa Imperiale. Questo fece assumere a Baia un aspetto ancora più grandioso e lussuoso: tutto il litorale e le pendici dei colli sembravano quasi una sola grande villa con moli e insenature, con vivai di pesci e coltivazioni di ostriche, piscine sportive e per cure termali che dal mare risalivano come una corona fino alla cima delle colline circostanti.

Per effetto del bradisismo, gran parte della città e del suo litorale è oggi sommersa dal mare trovandosi a circa 4 – 16 metri sotto il livello attuale della spiaggia. I fenomeni eruttivi e bradisismici della zona hanno fatto scomparire la maggior parte dei grandiosi monumenti di Baia.baia-sommersa
E’ oggi possibile con escursioni con battello dal fondo trasparente osservare resti di ville sommerse, colonne, reperti archeologici, fauna marina e fenomeni vulcanici sottomarini stando comodamente seduti in una barca mentre questa viaggia sotto il livello del mare.
Esiste anche un percorso di visita per subacquei.
Dal mese di agosto 2002 e’ stato istituito il parco archeologico sommerso di Baia che e’ stato equiparato ad area marina protetta sotto il patronato della soprintendenza per i beni archeologici di napoli e caserta.
Esistono visite guidate mirate per osservare il Parco Archeologico sommerso con cui si possono osservare i resti di antiche ville (villa dei Pisani, villa Protiro, villa marittima di marina grande, villa antistante il Castello Aragonese ), la secca delle fumose, la torre del faro di Miseno, il presepe, il Ninfeo Sommerso e il famoso Porto julius .

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