La Chiesa di Santa Maria di Portanova o anche comunemente definita Santa Maria in Cosmedin si trova nel quartiere di Portanova, adiacente a Piazza Mercato e non lontano da Corso Umberto.

Malgrado sia una delle chiese più antiche di Napoli, è chiusa da oltre un secolo e versa in un grave stato di degrado poichè viene saccheggiata continuamente senza pietà.

La Chiesa di Santa Maria in Cosmedin  in Piazza Portanova. è una delle più antiche chiese della città e, secondo una leggenda, venne fondata dall’Imperatore Costantino nel quarto secolo. Essa era una delle sette diaconie della città; per molto tempo, infatti, è stata tramandata la tradizione in questo luogo di celebrare le messe in greco.

Era all’epoca un complesso religioso molto importante per gli aristocratici napoletani.

L’etimologia del nome Cosmedin è di origine greca e deriva da Kosmidion, che significa ornamento. Tuttavia di ornamenti ne sono rimasti ben pochi. La Chiesa infatti ormai  chiusa da tempo, è abbandonata a se stessa e lasciata alle intemperie e a ladri che l’anno totalmente saccheggiata al punto che nel 2011 addirittura sono stati rubati l’altare a la vasca sacra d’epoca romana. Quello che resta di una delle più antiche chiese della città, almeno per il momento è soltanto un crocifisso di legno a cui sono rimaste attaccate solo le braccia e un piede del Cristo. Tele e ornamenti sono stati trafugati, così come una parte dell’altare, le statue, i marmi e le fonti battesimali.

L’edificio è stato più volte oggetto di restauro e modifiche architettoniche che hanno riguardato sia gli interni che la facciata. Le prime trasformazioni risalgono al 1609, epoca in cui la Chiesa era affidata ai Barnabiti, provenienti dalla chiesa milanese di San Barnaba che veneravano il vescovo Eustazio  (che alloggiò ai piani superiori) i quali vollero che la struttura fosse decorata con uno stile barocco; tuttavia nel XX secolo, durante i lavori per il Risanamento cittadino, è stato rimosso lo scalone all’entrata, comportando la rovina delle decorazioni barocche. Ciò nonostante la chiesa ha mantenuto elementi propriamente barocchi

La facciata è caratterizzata da un portale in piperno con timpano spezzato, alla cui sommità è posto un tondo con l’effige della Madonna col Bambino. Poco più in alto si apre un ampio finestrone,  con sopra  decorazioni in stucco che si espandono sin dentro il timpano triangolare posto alla sommità della facciata.

Oggi non resta praticamente più nulla a testimoniare il primo impianto del tempio, a causa dei restauri e dei rifacimenti avvenuti nel corso dei secoli,

 

 

 

 

 

 

 

 

SAN ANTONIO - ENERO

Antonio M. Zaccaria istituisce i tre Collegi paolini: Barnabiti, Angeliche e Laici:

 

 

 

20150403_94635_-pend14

chiesa di Santa Maria in Cosmedin

 

 

 

 

  • 2322
  • 1