Ferdinando Fuga , Toscano di nascita ma napoletano d’adozione fu uno dei principali architetti in città nel periodo borbonico.

Nacque a Firenze nel 1699. e ben presto alla sola età di 12 anni , per apprendere i rudimenti dell’architettura divenne allievo dell’artista Giambattista Foggini,  Si trasferì poi  per meglio approfondire la sua arte dopo 6 anni a Roma dove riscosse un immediato successo  e fu nominato dall’allora papa Clemente XII architetto dei Palazzi Pontifici

A Roma ebbe anche altre importanti committenze come la ristrutturazione di Palazzo Corsini alla Lungara , le facciate della Basilica di Santa Cecilia in Trastevere , di Santa Maria Maggiore  e del Palazzo della Consulta .Riedificò la chiesa di Santa Maria dell’Orazione , ampliò il noto palazzo Bolognetti ( allora dimora del conte Petroni )e costruì il carcere femminile di Porta Portese.

Nel 1748 fu chiamato a Napoli,  da re Carlo di Borbone e nominato architetto di casa Reale per dare luogo a quel programma di  rinnovamento edilizio che voleva incarnare da parte dei Borbone  lo spirito illuminista che imperava all’epoca in Europa.

La prima opera a cui si dedicò Fuga fu il Real Albergo dei Poveri , un edificio che incarnava in pieno lo spirito illuminista rivolto all’accoglienza degli indigenti e che fu  considerato una delle più importanti realizzazioni architettoniche europee del XVIII secolo.

I Borbone, intendevano fare di  questa opera   il simbolo della “pietà illuminata” del loro operato  Un edificio tipicamente illuminista, rivolto all’accoglienza della popolazione più povera del Regno. La struttura riusciva ad ospitare circa ottomila sudditi., molti dei quali erano orfani   dell’Annunziata  o trovatelli raccolti per le strade Gli ospiti del palazzo, suddivisi per sesso ed età, venivano in questo luogo guidati in un percorso che li avrebbe portati ad una formazione vera e propria nel campo lavorativo e insegnando loro un mestiere .
Questo lavoro, insieme ad altri progetti, dovevano rendere Napoli come una città modello rinascimentale con il più grande palazzo barocco d’Europa .

Nominato primo architetto di casa reale diresse inoltre i cantieri del Palazzo Reale, della Reggia di Capodimonte, del palazzo del Museo Archeologico Nazionale e progettò nel 1780 la facciata della chiesa dei Girolamini.

Albergo-dei-Poveri

 

villa favorita

Ferdinando  Fuga realizzò, nel 1762 per ordine di  Ferdinando IV, detto re nasone o lazzarone ,sempre in linea con le necessità illuministica , il Cimitero delle 366 fosse a Poggioreale per l’Ospedale degli Incurabili. Si trattava di un’opera innovativa di edilizia cimiteriale, in cui aveva previsto una fossa comune per ciascun giorno dell’anno.

 

Lavorò  ai i palazzi Caramanico e Giordanoe  poi nel 1799  costruì il  palazzo dei Granili che doveva   essere inizialmente un deposito di grano, ma che diventò vent’anni dopo carcere per i repubblicani, e poi caserma

Il palazzo oggi non esiste più perchè fu quasi completamente distrutta  dai bombardamenti del 1943.

Oltre a lavorare a Napoli, l’architetto fiorentino realizzò anche una delle splendide ville lungo  il celebre cosidetto Miglio d’Oro  a Resina : la Villa Favorita  costruita per il principe di Jaci, che a differenza delle altre ville vesuviane non presenta un ingresso centrale ma due portali simmetrici, oltre ai quali si accede all’imponente scalea semicircolare. L’edificio divenne poco dopo resedenza reale e acquistò il nome che tutti oggi conosciamo grazie alla regina Maria Carolina d’Austria che la definì così in ricordo dell’amata prediletta dimora di Schönbrunn, sua reggia imperiale di Vienna. Durante questi tanti lavori Fuga si allontanò brevemente da Napoli per allietare con le sue opere anche Palermo, ma tornò nella capitale borbonica per morire nel 1782, il 7 Febbraio 1782.

 

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