Il Teatro Mercadante è uno dei teatri più famosi di Napoli anche per la zona molto suggestiva in cui sorge. Si trova, infatti, a poca distanza da Piazza Municipio, e affaccia sul meraviglioso Maschio Angioino.

Esso nacque come Teatro del Fondo, dal nome di una società militare (Fondo di separazione dei lucri) che mise in opera la struttura nel 1777-’78, con i proventi confiscati al Disciolto Ordine dei Gesuiti, affidandone la progettazione al colonello siciliano Francesco Securo.

Il Teatro inizialmente si chiamava  quindi ” il teatro del fondo”e solo dopo la sua inaugurazione avvenuta  nel  1779 con  l’opera “L’infedele fedele” di Giovambattista Lorenzi, musicato  da Domenico  Cimarosa, venne poi successivamente intitolato a Francasco Saverio Mercadante, musicista pugliese di formazione napoletana .

La progettazione della struttura, come vi abbiamo accennato,  venne affidata al colonello siciliano Francesco Securo, che nella sua costruzione come progetto aveva l’intento  di realizzare un teatro a metà tra la serietà del San Carlo e la leggerezza dei teatrini popolari. Insomma un teatro per tutti, un teatro della Città. 

N.B.Alla  sua inaugurazione che risale al 1779, la stampa gli attribuì il riconoscimento di teatro più bello d’Italia.

 

 Affacciato su piazza Municipio, l’edificio del Mercadante con la sua   forma quadrata all’esterno ed una pianta sferica all’interno, fu con le sue opere particolarmente dedicate al genere operistico (“Opera buffa” e “Opera seria”), attivamente partecipe dei cambiamenti politici e culturali instaurati dalla Repubblica Partenopea (1799). In questo periodo diventò “Teatro Patriottico”, ospitando drammi e “Inni patriottici”, tra cui quello di Cimarosa, che costò al compositore la possibilità di rimanere a Napoli quando si restaurò la monarchia.

CURIOSITA’: Per questa sua attiva partecipazione ai cambiamenti  politici e culturali avviati in quel periodo dalla Repubblica Partenopea nel 1799, il teatro fu rinominato “Teatro Patriottico” e inaugurato con la rappresentazione dell’Aristodemo di Monti alla presenza del generale Championnet, acclamatissimo dal pubblico.

In questo Teatro che oggi  può  ospitare quasi 600 spettatori si sono succeduti nel tempo, i più grandi musicisti dell’epoca e interpreti in grandi commedie, drammi e spettacoli.  L’ampia platea con le classiche sedie di velluto rosso, il maestoso affresco e i palchetti settecenteschi hanno visto esibirsi, specialmente nel periodo in cui fu diretto dall’impresario Domenico Barbaja , grandi  musicisti come Rossini, Bellini, Donizetti e Verdi. Tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento ospitò anche la grande prosa italiana e internazionale: Adelaide Ristori, Fanny Sadowski, Ermete Zacconi, Eleonora Duse, Sarah Bernhardt e Coquelin furono gli acclamati protagonisti di quella fertile stagione, senza tralasciare i nomi di punta del teatro napoletano (Antonio Petito, Eduardo Scarpetta, Roberto Bracco), anch’essi molto seguiti dal pubblico.

palcoscenico del teatro mercadante

N.B. Il Teatro sempre rivolto alle novità, nel 1914 ospitò una discussa “Serata Futurista” organizzata da Marinetti. Successivamente suoi grandi protagonisti furono Marta Abba e Luigi Pirandello.

Tra il 1920 ed il 1938 ci furono lavori di restauro e nel 1936 il soffitto si arricchisce con un pregevole dipinto a tempera di Francesco Galante dal titolo “Napoli marinara”. Dopo ulteriori opere di restauro, dal 1959 al 1963 ottenne il riconoscimento di Teatro Stabile, sotto la direzione di Franco Enriquez. Nel 1963 si ebbe la chiusura per inagibilità, dovuta a ragioni statiche.

facciata del teatro

Nel 1973, dopo un decennio di chiusura per inagibilità, il Teatro passò dal controllo demaniale a quello comunale e fu oggetto dell’ultimo restauro durante il quale furono creati nuovi servizi (il ridotto, una sala di scenografia con uno spazio espositivo sottostante, camerini per gli attori, spazi per il pubblico su tre livelli).

Nel decennio ’80/’90 si è avuta una programmazione varia: il progetto “Teatro di Napoli – Teatro del Mediterraneo” (1990/’92) diretto da Maurizio Scaparro, alcune prestigiose rappresentazioni del maestro Roberto De Simone (“Histoire du Soldat” di Stravinskij e “La Gatta Cenerentola” dello stesso De Simone) e delle “Settimane Musicali Internazionali”.

Dalla metà degli anni Ottanta vi furono allestiti mostre e diverse rappresentazioni, ma solo dal 1995 in poi il Mercadante ha dato il via a stagioni teatrali regolari ospitando spettacoli, progetti di teatro contemporaneo, come quello del  “Teatro di Napoli  e Teatro del Mediterraneo” diretto da Maurizio Scaparroo alcune prestigiose rappresentazioni del maestro Roberto De Simone (“Histoire du Soldat” di Stravinskij e “La Gatta Cenerentola” dello stesso De Simone) e delle “Settimane Musicali Internazionali”.

Negli ultimi tempi ha dato il via a interessanti stagioni teatrali promosse dal Comune di Napoli, dall’Ente Teatrale Italiano e dal Teatro Pubblico Campano, diventando una realtà culturalmente operativa sul territorio cittadino.

Dalla stagione teatrale 2003-2004 il Mercadante è gestito dall’Associazione Teatro Stabile della città di Napoli un’organizzazione teatrale di servizio pubblico, assieme al Ridotto ed al San Ferdinando.

 

Rossini
Bellini
Donizetti
Mozart
Verdi

 

 

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