Alle spalle di  piazza Municipio dove sorge  il piu’ grande castello del mediterraneo , che i napoletani chiamano Maschio Angioino, mentre il suo nome originale e’ Castelnuovo , sul versante mare ed in prossimità del porto , possiamo ammirare e trascorrere volendo qualche piacevole rilssante ora sui deliziosi giardini pubblici del Molosiglio ( Müelle = sillo cioe’ piccolo molo ) .
Essi sorgono  quindi in via Acton, nel quartiere San Ferdinando nel tratto di passeggiata fra la stazione marittima ed il lungomare e sono  stati progettati e realizzati negli anni venti, in seguito ai nuovi programmi urbanistici per la litoranea di Napoli, quando in seguito alla  necessità di avere un grande asse viario per collegare la parte est della città con la riviera di Chiaia venne realizzato  il  tunnel della Vittoria .
In quella circostanza  , su un’area un tempo ,  precedentemente occupata dal grande arsenale di Napoli , venne deciso di allestire un grande  giardino che ha   una estensione di 21.000 metri quadrati, dove vennero poste  alcune storiche fontane monumentali della nostra città : la fontana dei Papiri, la fontana delle Conchiglie e quella dei Leoni.
La fontana dei Papiri  e quella delle Conchiglie vennero entrambe  costruite nel 1938 su progetto dell’Ing. Domenico Angeloni in occasione della visita di Hitler a Napoli che fu ospitato dalla famiglia reale.  Quella denominata dei Papiri ,oggi situata  al centro dei giardini, è composta da una grande vasca, al cui interno si ergono quattro pilastri che la dividono in altrettanti semicerchi. Sulle pareti esterne di questi pilastri, sono scolpite 72 conchiglie. Al centro, un tempo ,si trovava un’aiuola con piante di papiri (da qui il nome) andata però perduta. La fontana delle Conchiglie è invece formata da una piccola vasca circolare in pietra lavica, sulla quale sono scolpiti quattro gruppi da tre conchiglie ciascuno, intervallati da lesene.

La fontana dei leoni , formata da una vasca semiellittica appoggiata ad un basamento in pietra lavica e ad un obelisco, ai cui lati si trovano due leoni., è probabilmente una delle fontane che, costruite da Francesco Securo nel 1788, si trovavano un tempo in Piazza Mercato. Da qui, essa  fu trasferita prima a Poggioreale e, poi, nel 1907, in occasione dei lavori di ampliamento della Galleria Vittoria, portata nell’attuale collocazione.

La vasca ha una forma semiellittica, caratterizzata dalle sculture dei grandi felini poste ai lati; il tutto, è sovrastato da un obelisco piramidale. Oggi, la struttura, come del resto anche le altre due fontane poste nei medesimi giardini è in pessimo stato conservativo: le facce dei leoni sono state sfregiate.

CURIOSITA’: Nel Parco è anche  presente  un monumento al Fante, eretto in ricordo dei soldati caduti durante le aspre battaglie della prima guerra (a cui si sono aggiunti i caduti di El Alamein) composto da una colonna corinzia e cinque conci posti in circolo attorno ad essa, dove sono incise le cinque battaglie della grande guerra: Passo Buole, Pasubio, Monte San Michele, Montelungo, Monte Grappa. Sulla base della colonna è invece inciso il nome El Alamein.

Ultimamente , in un  grande progetto che vede uniti insieme  il  Comune, di Napoli , le Autorità Portuale e  la Marina Militare , il cui  fine è quello di  restituire alla nostra città un pezzo di storia  ed un  luogo straordinario dove poter passeggiare   lontano dallo  stress quoridiano cittadino sul lungomare dal Porto al molo Beverello, è stata portata a termine anche  una importante ristrutturazione dei giardini.del Molosiglio . Con i lavori è stata creata un’area di circa 500 m² riservata ai cani, sono state riqualificate le aiuole, controllati circa 250 alberi e accentuata la presenza dello scalone che conduce al mare.  La gestione della manutenzione è frutto di un accordo fra il Comune di Napoli, la Lega Navale ed il  Circolo Cannottieri .

N.B. Oggi Ulteriori lavori di restauro continuano intorno alla fontana dei Papiri , per la quale si pensa di creare un impianto di fitodepurazione.

Dai giardini del Molosoglio si può accedere al Molo di San Vincenzo attualmente non accessibile  al pubblico perché, per accedervi, bisogna passare in una zona di competenza della Marina Militare. Esso per secoli  è stato uno dei punti “nevralgici” della città. Qui aveva infatti sede la Real Marina del  Regno delle Due Sicilie e sempre qui , si varavano navi e si fondevano all’epoca cannoni  di armamento.   Sulla sua punta estrema si erge un faro  da tutti noi conosciuto come la lanterna del Molo. E’ lui che per primo accoglie e saluta i naviganti all’ingresso del nostro meraviglioso porto  che ha visto nel corso dei secoli passare storici e famosi  personaggi .

CURIOSITA’ : La storica Lanterna del Molo , fatta costruire nel 1487 dal re Ferrante D’Aragona è stata per secoli ,uno dei simboli della  città nel periodo  aragonese, vicereale e borbonico ,sopravvivendo  a incendi, bombardamenti, rivoluzioni, dominazioni e tumulti ma non ai lavori di costruzione della nuova Stazione Marittima. Il Faro posto infatti inizialmente nella parte terminale del molo ( Braccio Alfonsino,) che fu  realizzato come baluardo difensivo del Castel Nuovo, si ritrova oggi , dopo essere stato completamente ricostruto nel 1950 ,  ad essere presente alla esteremità del molo di San Vincenzo con a fianco una statua di San Gennaro che è stata eretta a protezione della città anche dal mare.

 

Lanterna del Molo (Jacques Guiaud 1838) Veduta del porto di Napoli con il faro realizzata da Jacques Guiaud del 1838.

Porto di Napoli - San Vincenzo

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Il molo oggi  è purtroppo utilizzato prevalentemente per ormeggiare barche sequestrate  e quella prima parte,che noi vediamo nella foto qui sotto con le “palazzine rosso pompeiano ” che affacciano sulla Darsena Acton, è in uso alla Marina Militare , mentre  grosso della banchina, invece, è gestita dall’Autority portuale.

 

Molo San Vincenzo Napoli

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Il Molo di San Vincenzo come abbiamo accennato prima non è attualmente accessibile al pubblico  perché, per accedervi, bisogna passare in una zona di competenza della Marina Militare,ma come vedrete recandovi sul luogo , esso rappresenta una bellissima e suggestiva passeggiata sul mare di oltre 2 Km , dalla quale è possibile godere di una straordinaria vista della nostra città e ultimamente affinchè di questa meravigliosa passeggiata possano beneficiarvi  tutti si è pensato e poi trovata,  una soluzione per restituire la passeggiata a mare  sul Molo San Vincenzo ai cittadini napoletani e ai turisti  rendendo il Molo accessibile  a  tutti .

 

Si è così deciso di mettere dapprima il Molo in sicurezza e poi bypassando l’accesso alla zona militare, realizzare una passerella pedonale e , forse anche una pista ciclabile, che permetta di  camminare lungo il Molo di San Vincenzo fino alla statua di San Gennaro .

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Finalmente quindi quello che finora era una zona inaccessibile ai napoletani perchè per arrivarci bisognava necessariamente passare attraverso una zona di competenza della Marina Militare  dopo tanti anni sarà fruibile a tutti .

Finalmente un  progetto capace di restituire alla nostra città un pezzo di storia ed un luogo straordinario: una incredibile meravigliosa passerella per camminare a piedi ,ungo la base militare e dinanzi  all’imponente Maschio Angioino che ci osserva ,per  circa 2 Km di lunghezza in mezzo al mare.

 

 

 

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