Bartolomeo Passante, nato a Brindisi nel 1618 , giunse a Napoli nel 1629 , dove inizialmente frequentò dapprima lo studio di un certo Pietro Beato e poi successivamente quello di Jusepe de Riberadi cui divenne uno dei migliori allievi.
Egli è stato uno dei più bravi attivi artisti dell’era barocca a Napoli, e secondo molti il suo stile oltre a rientire fortemente degli studi fatti presso la bottega del Rivera , appare mostrare anche trattti vicini a quello di Massimo Stanzione e Agostino Beltrano , con cui probabilmente studiò anche durante il suo periodo con Beato.
Barrtolomeo che nel 1636 sposò Angela Formichella, nipote di Pietro Beato. fu grande discepolo del Ribera da cui imparò moltissimo ma nel corso del tempo , attratto da modelli più classicisti, agli inizi degli anni Quaranta, mitigò un pò il naturalismo del mastro adottando forme dai contorni più concisi, profili più netti, incarnati più levigati e panneggi leggermente raggelati nella loro preziosità pittorica, fino a raggiungere in alcuni suoi dipinti un approccio più accademico
Passante imparò ed imitò molto il suo maestro Giuseppe de Ribera e divenne talmente bravo che le copie di alcune opere del Ribera fatte con la sua mano , quasi non si distinguevano dalle originali del maestro che vista la bravura del suo discepolo spesso lo adoperava per farsi aiutare nelle sue molte richieste di pitture , specialmente quelle che dovevano essere mandate altrove ed in paesi stranieri. Questa è probabilmente la ragione per cui oggi , poche sue opere si vedono esposte in pubblico . Molte sono infatti presenti in abitazioni private e spesso neanche completate, in quanto mostrano solo mezze figure di santi e filosofi e questo solo perchè egli venne improvvisamente a mancare nel 1648 , alla giovane età di 30 anni perchè colpito dalla peste che in quegli anni dilagava a Napoli.
La sua vita artistica quindi durò poco ma questo non gli impedi di lasciare nella nostra città alcune sue grandi opere come per esempio il bel quadro della “Natività del Signore”, situato sopra la porta della chiesa di S. Giacomo de’ Spagnuoli, il quale è così bello e simile allo stile del Ribera che sembra a chi sia poco esperto d’arte , fatto dalle mano del suo maestro. e la Natività di Maria della chiesa della Pace a Castellamare di Stabia .
Molte sue opere come vi ho accennato fanno parte di collezioni private . Tra queste ci piace ricordarvi perchè a nostro parere molto significative della sua arte, due opere , ” L’Adorazione dei pastori ” e un Matrimonio mistico di Santa Caterina che si trovano nella collezione privata a Napoli del Museo d’Arte di San Paolo , la Sacra Famiglia con San Giuseppe dormiente (collezione privata, Causa).
Altre sue opere , ma lontano da Napoli sono , un San Sebastiano curato da Pie (Londra), una grande Adorazione dei pastori (in una chiesa svedese ) , La morte di Sant’Alessio del castello di Opocno nella repubblica Ceca , forse una Santa Caterina d’Alessandria ( Palazzo Madama , Torino) e un Trionfo (collezione privata a Roma).
Bartolomeo Passante ,o Bassante secondo alcuni, venne all’epoca considerato un alter ego del maestro Ribera e le sue opere erano talmente simili a quelle del suo maestro che bisognava essere molto pratici ed esperti per riconoscerne la differenza ( mossa delle figure e più forte impasto del colore ) . Le sue opere in giro ,oggi come avete potuto vedere sono poche ma considerato il notevole spessore artistico della sua arte , sono stimate dai professori quasi alla pari di quelle del Ribera .
La figura di Bartolomeo Passante , oltre ad essere indiscutibilmente legata al nome del celeberrimo pittore spagnolo José de Ribera, detto Spagnoletto, è anche legata alla prolungata ed irrisolta controversia riguardante le sue opere, sulla cui attribuzione sono sorte differenti e contrastanti opinioni, motivate anche dal ‘giallo’ che accompagna il suo cognome: Passante o Bassante? Un enigma sorto perché alcune delle sue possibili opere sono firmate con la ‘B’, senza che neanche si sia ancora potuto escludere del tutto che si tratti di due personaggi – due pittori – distinti.
Diversi autori, hanno nel tempo avanzata la tesi dell’esistenza di due differenti pittori di cognome simile, ma dalle caratteristiche diverse , comprovata secondo loro dalla divaricazione stilistica tra due opere firmate Passante e Bassante.
Passante, identificato come autore del “Annuncio ai pastori” di Birmingham e il Bassante, autore della “Adorazione dei pastori” del Prado.
Tutto questo ha scatenato negli ultimi anni , una vera diatriba Intorno ai due probabili allievi del Ribera dividendo il mondo accademico . Qualcuno sosiene che siano la stessa persona e altri due diverse persone.
CURIOSITA’: Alcuni grandi studiosi dell’arte pittorica come il De Dominici , sostennero fortemente che , visto lo stile pittorico del Passante ,particolarmente somigliante nei dettagli al ‘Maestro’ del “Annuncio ai pastori”», esso sia il famoso pittore la cui identità è ancora oggi a tutti sconosciuta . Molti critici infatti ritenendo che l’ignoto grande artista possa essere identificato in uno degli allievi provenienti dalla bottega del Ribera, Identificò maggiori indiziati per lungo tempo in Antonio Giordano, ( padre di Luca,) Juan Do e Bartolomeo Passante, per restringere poi il campo infine solo gli ultimi due . Ma mentre Juan Do appare a molti come un semplice copista delle opere di Ribera, e Passante invece in alcuni tratti talvolta anche supeiore al Ribera , oggi la maggior parte dei critici sono tendenzialmente portati ad identificare il misterioso artista attivo a Napoli alla metà del XVII secolo, proprio con Bartolomeo Passanti anche se alcuni ritengono tale cosa poco plausibile data la breve durata della vita di Passante che inizialmente si riteneva essere vissuto fino alla metà del XVII secolo, e poi verificato invece tramite un documento ritrovato che invece la sua morte avvenne nel l 1648.
A Bartolomeo, la morte di peste lo sorprese prematuramente, il 17 luglio 1648, e il pittore brindisino fu sepolto a Trinità di Palazzo. Nonostante la sua breve vita , il suo nome compare comunque tra gli artisti che hanno operato lodevolmente nella città e Regno di Napoli.