Fatta premessa che risulta  estremamente difficile a tutt’oggi stabilire verità indiscutibili quando si parla di avvenimenti accaduti quasi 3000 anni fa, quello che oggi mi sorprende è aver visto tutti i napoletani celebrare questo 21 dicembre il 2499 compleanno di Napoli . 

Data fasulla perché si riferisce alla fondazione cumana di Neapolis, mentre il più vecchio insediamento di Partenope, fu fondato nell’VIII secolo a.C., come testimoniano gli studi archeologici fatti per la costruzione della stazione di linea 1 della metropolitana, iniziati nel 1999,in Piazza del Municipio. 

La stessa data del 21 dicembre non è reale . 

La data del 21 dicembre di due millenni e mezzo fa è infatti un’invenzione partorita nel marzo del 1990 dal professor Renato Palmieri, un fisico unigravitazionale, che scrisse un racconto a metà tra verità e fantasia intitolato “La chiave astronomica della fondazione di Neapolis“, facendo intendere immediatamente, nel sottotitolo, che si trattava di una “rêverie neoclassica”, cioè di una fantasticheria moderna . 

Tra l’altro, il professore si indirizzò opportunamente alla data diversa dal 475, visto che la creazione di Neapolis è conseguente e successiva alla vittoria ottenuta nel 474 a.C. dalla flotta siracusana sugli etruschi in una battaglia navale presso Cuma.

Eppure negli ultimi tempi tutti i napoletani e lo stesso Comune di Napoli, continuano a parlare dei 2500 anni di storia della nostra città . 

Essi continuano con vigore a celebrare sui media il nuovo ascensore che collega il Chiatamone e Santa Lucia con il monte Echia, definendolo come il luogo dove sia nata la nostra città .

Su questa , fu infatti fatta la scoperta di una antica necropoli cumana che si estendeva su di un un territorio compreso tra l’isolotto di Megaride e la collina di Pizzofalcone che fu chiamata PARTHENOPE in onore ad un particolare culto praticato dalle genti del posto, legato ad una sirena che secondo i loro racconti era venuto a morire in questi luoghi.

Tralasciando ora tutta la leggenda della sirena e del suo nome, ora famoso in città grazie a Sorrentino ed al suo ultimo film e l’ indubbia bellezza del nuovo belvedere su un panorama mozzafiato che possiamo ammirare dalla splendida collina di Pizzofalcone ( celebre ai napoletani per la serie dei “Bastardi di Pizzofalcone ) come fa il nostro comune ed i suoi assessori a parlare di 2500 anni di storia ? 

Come fanno i cittadini napoletani ad affidarsi al semplice pensiero degli altri nel celebrare la data nella quale questa antica colonia commerciale greca sia stata realizzata ?

Ma la storia di Napoli l’avete veramente mai letta ? 

Vi sette mai chiesti cosa sta scritto in giro di tutto questo ? 

Wikipedia riporta che i Cumani fondarono Partenope alla fine dell’ViIII secolo,  ma poiché nella ricerca della verità e’ necessario che investighiamo in modo autonomo , non affidandoci alle opinioni degli altri , siamo andati ad aprire qualche libro . 

D’altronde a cosa serve avere tanti libri ? 

I libri chiusi non aprono la mente … 

E allora ecco che a confermare la data di creazione di Partenope ci pensa un bel editoriale scritto da Daniela Giampaolo che afferma l’insediamento di Partenope, verso fine dell’VIII secolo a. C. 

Ovviamente lo afferma con dati alla mano provenienti da imponenti interventi di dragaggio di fondali che in passato non era stato possibile esplorare .

Tramite essi, durante gli scavi eseguiti per la costruzione della nuova stazione della metropolitana, sono stati riportati alla luce una enorme quantità’ di materiali ceramici superstiti datati dalla seconda metà dell’VIII fino al IV sec. a.C..

Ma non basta ! 

Tramite questo scavi abbiamo finalmente potuto stabilire che la rocca di Pizzofalcone ed il terrazzo del cd. Pendino, che corrispondevano al ‘centro antico’ della città, occupavano due rilievi protesi su una grande insenatura marina localizzata fra l’attuale piazza Municipio e piazza G. Bovio da un lato, Castel Nuovo ad Occidente e la chiesa di S. Maria di Porto Salvo ad Oriente .

All’interno di tale ampia baia si estendeva, ad una distanza pressoché analoga da Pizzofalcone e dal successivo pianoro di Neapolis, un bacino chiuso e riparato. In esso le indagini hanno riconosciuto un  settore del porto antico, già attivo al tempo di Partenope. Il bacino era protetto dal vento e dal moto ondoso attraverso il promontorio su cui secoli dopo sorge Castel Nuovo e che, come dimostrano le indagini geoarcheologiche, proseguiva sott’acqua per riemergere a formare poco lontano un isolotto .

Stabilito quindi che il monte Echia , come afferma il nostro Comune e’ il luogo dove è nata la nostra città che all’epoca era rappresentata da Partenope fondata nell’VIII secolo a. C. , come secondo voi è mai possibile che la nostra città nel 2025 festeggi un compleanno di 2500 anni ?

La matematica non è un’opinione ! 

Ma purtroppo In questi giorni sui social ho letto di molti napoletani che in maniera più o meno auto celebrativa festeggiano una sorta di compleanno della nostra città . 

Lo stesso comune di Napoli con i suoi adepti assessori si appresta a celebrare per il prossimo anno i 2500 anni di storia di Napoli . 

Tutto questo rappresenta l’esatta misura del torpore culturale che in questo momento attanaglia la nostra città.. 

E poiché tutta questa narrativa sull’età della nostra città in qualche modo mi disgusta per il suo spettro di ignoranza con la quale è gestita , credo sia arrivato il momento di aprire un libro per raccontarvi qualcosina a proposito delle origini della nostra citta’ partendo dall’accertato presupposto che la prima città che i coloni greci insediatisi a Cuma,formarono sul Monte Echia si chiamava Partenope , e a quanto pare sulle sponde di un fiume chiamato Sebeto oggi scomparso.

Nei due secoli successivi alla sua fondazione Parthenope, pesantemente minacciata dai vicini Etruschi e Sanniti non ebbe grande sviluppo urbanistico.

Ricordiamo infatti che mentre i greci occupavano tutta la costa , gli etruschi occuparono tutta l’entroterra campana avendo avendo in Capua la loro capitale ed estendendosi dietro al Vesuvio fino a Fratte e Pontecagnano (Salerno).

Nel 524 a.c., gli Etruschi assalirono Cuma, non riuscendo ad espugnarla ma con la loro pressione fecero in modo di conquistare proprio la roccaforte di Partenope.

Pare secondo alcuni studiosi che la perdita di Partenope divenuta da piccolo e tranquillo borgo, una prospera e popolosa città, fece un tantino ingelosire la stessa Cuma, che spaventata dal suo enorme sviluppo non si prodigò più di tanto nel difenderla, preferendo quindi perderla e vederla distrutta.

I Cumani e gli Etruschi, animati dalle stesse ambizioni di dominio e di crescita per anni furono in guerra e dopo tante battaglie gli Etruschi furono definitivamente battuti in un epico scontro a mare che sancì la definitiva supremazia greca sul territorio campano.

Fu una data storica ed importante (474 a.C.) poichè i cumani, alleati con il tiranno di Siracusa Serone, vincendo questa battaglia contro gli etruschi ripresero il tranquillo dominio della zona e decidendo di espandersi iniziarono ad ad edificare una nuova più grande città per avere il pieno controllo di tutto il golfo e dei suoi traffici.

 

Fondarono quindi a poca distanza da quel vecchio primo impianto urbanistico a suo tempo perso, Palepoli, dal lato opposto del fiume ,nella zona pianeggiante, un’altra citta’, che fu chiamata Neapolis, ” la città nuova..

La piccola Partenope, che si ergeva sulla collina di Pizzofalcone, divenne così di conseguenza la città vecchia cioè Palepolis (un semplice sobborgo della nuova grande città ).

Si tratto’ in effetti di una nuova zona urbana, a poca distanza dalla prima costituendo con questa una sola polis il cui confine era il fiume Sebeto.

QUINDI DICIAMOLO PER UN’  ENNESIMA VOLTA .. 

Napoli non può festeggiare i 2500 anni perché fufondata nel VIII sec a.c. dai Cumani ( greci ) con il nome di Partenope, poi due secoli dopo sempre i cumani la rifondarono con il nome Neapolis , ma non nel 475  a.C  . Essa avvenne infatti all’incirca nel  470 a.C  ( il dibattito è ancora aperto ).

M.B. A confermare che la data di creazione  della Neapolis viene dopo il 475 a.C, ci pensa uno studio dell’Univerità Federico II di Napoli risalente al 2019 , in cui si legge che i coloni greci di Cuma progettarono l’antica Neapolis  intorno al 470 a.C.

Il nuovo insediamento di Neapolis venne infatti costruito solo qualche anno dopo la famosa battaglia navale avvenuto nel 474 a.C. dove i cumani con l’aiuto della flotta siracusana , sconfissero in maniera definitiva gli etruschi .

Comunque la mettiate , come vedete, quel famoso conto dei 2500 anni non torna mai.

Quando capirete  insomma che non basta essere nati a Napoli per definirsi dei veri napoletani ? 

Napoletani lo si diventa … 

E lo si diventa studiano la storia , l’arte e sopratutto la cultura di questa città ‘ .

Lo si diventa non  attraverso le immagine che vedete su Instagram , Tik tok o  facebook, ma aprendo ogni tanto  quei strani oggetti  pieni  di polvere e ricchi  di pagine oramai segregati e da tutti abbandonati nelle  sempre più poche biblioteche rimaste in questra strana società .

La nostra città, fortunatamente possiede delle biblioteche veramente belle e ricche di preziosi libri . Esse sono luoghi affascinanti e misteriosi, caratterizzate da sale lussuose e sfarzose, che custodiscono milioni di libri antichi e dal valore inestimabile

Cercatele e leggete … leggete, ma non per pochi righi  come ora siete abituati .. dopo vi sentirete più ricchi.

Certi libri custodiscono   un tesoro e rappresentano un fondamento della nostra città .

Letti una volta, vi serviranno per il resto della vita.

ESSERE NAPOLETANI E’UN TITOLO CHE VA CONQUISTATO .

ARTICOLO SCRITTO DA ANTONIO CIVETTA
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