Il chiostro si trova nel centro storico di Napoli in Largo S. Marcellino 10 .
Il complesso che dal 1907 ospita alcuni Istituti dell’Università Federico II,  era un antico monastero basiliano (sec. VIII) dedicato ai Ss. Marcellino e Pietro; accanto a questo, nel 767, sorse un altro monastero benedettino intitolato a S. Festo.
Verso il 1566 i due monasteri si fusero assumendo il titolo di S.Marcellino e Festo. Ebbero inizio allora i lavori per l’ampliamento dei locali ed il rifacimento del giardino e del Chiostro. Soppresso nel 1808, prima di passare all’Università, fu sede di un Educandato femminile.
Valicando il portale si accede allo scenografico Chiostro, che si presenta con l’insolita caratteristica di essere aperto su di un lato per consentire la vista del panorama che, all’epoca, dava sul mare.
In funzione della veduta appare studiata la disposizione di tutto l’edificio, come testimoniano i piani alti che sovrastano il porticato: il primo con l’ampio terrazzo balaustrato; il secondo con la balconata continua. Lo sviluppo delle terrazze accentua nell’edificio il carattere di vasto belvedere, assicurando ad ogni cella l’apertura panoramica.
Al centro del Chiostro il bel giardino con la vasca barocca (fontana dei Delfini). Da qui è ben visibile la cupola maiolicata ornata da un motivo geometrico a rombi, dalla raffinata bicromia giallo-nero. L’esigenza di conservare la veduta anche dal livello del Chiostro, fu rispettata dallo stesso Vanvitelli quando intervenne sull’edificio per realizzare il piccolo oratorio della Scala Santa. Disposto a livello inferiore rispetto al Chiostro, il chiostrino, oggi un piccolo cortile chiuso, è visibile solo dal terrazzo in cui il Chiostro superiore si prolunga. Nel 1808 il monastero venne soppresso con un decreto di Giuseppe Bonaparte.
La Chiesa del Monastero dei Santi Marcellino e Festo è la parte più preziosa del grande complesso conventuale, assegnato nel 1907 all’Università di Napoli e oggi completamente restaurato. Dal 1932 ospita il museo di Paleontogia , un luogo pieno di fascino dove si possono incontrare ,in ampie e antiche sale, fossili, minerali e animali antichi come lo scheletro di un dinosauro carnivoro ( Allosaurus fragilis ) .
Il museo di paleontologia e’ parte afferenti del “Centro Musei delle Scienze Naturali” dell’università Federico II di Napoli , istituito nel 1992, e costituito da cinque musei che sono: Il museo di zoologia, di paleontologia, di mineralogia, di antropologia e quello di fisica .
L’ Università Federico II da poco e’ stata ribattezzata ” Luigi Vanvitelli ” e dopo un iniziale perplessità sul nome che poco si addice a quegli antichi posti , ad una più profonda lettura ci siamo accorti  invece che tale nome non  fu mai così tanto ben abbinato a questa Università per il semplice motivo che questa non è l’Università di Napoli ma quella di ….CASERTA .

L’ architetto Luigi Vanvitelli , su incarico di Carlo Borbone fu lui giustamente a progettare la famosa reggia . Un unico dubbio  allora ci assale …..cosa ci fa l’Università di Caserta a Napoli ? come mai non si trova a Caserta ?              Perchè i ragazzi universitari residenti a Caserta devono venire a Napoli per frequentare la loro università spendendo dei soldi per il raggiungimento della facoltà e non avviene il contrario ? Cioè che i professori universitari raggiungano  la città di Caserta , partendo da Napoli , visto che loro QUALCOSA già guadagnano ?            E poi scopriamo , da fonti sicure che vi è in atto un progetto di riqualificazione urbanistica del nostro centro storico per trasformare il luogo dove sorge il vecchio Policlinico in un grande museo Archeologico all’aperto ( visto che al di sotto di esso si trovano antichi resti archeologici greco-romani ) .Ho poi sentito dire che tra tre anni l’università dovrebbe finalmente traslocare a Caserta …….ma poi non mi spiego allora perchè stanno ristrutturando molti padiglioni ( con i nostri soldi ) se poi devono andare via .Ed ecco che mi viene un dubbio …… ma andranno mai veramente via ?

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