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Nella  curva tra Via Partenope e Via Nazario Sauro , alle spalle di dove si trova la splendida Fontana del Gigante,si trova un importante circolo della nostra città che per lungo tempo ha rapprentato un importante punto di riferimento per gli appassionati di sport acquatici, in primis la pallanuoto; parliamo ovviamente del circolo Rari Nantes Napoli che nato nel 1905 , con una fantastica squadra  dai colori biancocelesti , vinse ben 5 scudetti negli anni 1939, 1941, 1942, 1949, e 1950.

 

CURIOSITA’: “Rari nantes” significa “pochi nuotatori o pochi che nuotano ”  e deriva dal latino “rari nantes in gurgite vasto,  una frase  dell’Eneide di Virgilio che si traduce in “pochi nuotatori nel vasto gorgo”. L’espressione, usata metaforicamente, indica persone o entità che emergono coraggiose e isolate in un contesto difficile o di crisi, come nel caso dei naufraghi di Enea. Il nome è anche la base di numerose società sportive, soprattutto italiane, legate al nuoto. 

Inizialmente il circolo, fondato da sei amici , era poco più che una baracca di legno con appena quattro stanze , un salotto e  un bigliardo .Solo nel 1927 il Circolo fu ribattezzato Rari Nantes Napoli e divenne il punto di riferimento in città  della pallanuoto italiana.

La terrazza del Circolo a pelo d’acqua e i salotti furono a lungo il palcoscenico di serate mondane e incontri memorabili: negli anni Cinquanta Fārūq I d’Egitto, che a Napoli trascorse parte del suo esilio, giocava qui le sue partite di poker, e anche il regista Vittorio De Sica.

Due mareggiate nel 1966 e nel 1977 distrussero la sede del Circolo disperdendo trofei e preziosi ricordi,

Oggi, dopo un elegante restyling degli interni ed una nuova ristrutturazione dei spazi esterni , lo storico sodalizio di Santa Lucia tornato a nuova vita , non solo continua ad essere il fiore all’occhiello della nostra  pallanuoto a Napoli ,  ma rappresenta anche il luogo ideale dove poter prendere lezioni di canoa e di vela,   praticare lo sci nautico , il wake-board , la pesca sportiva e fare anche delle  escursioni guidate via mare con pranzo o aperitivo al tramonto.

 

La vicina Fontane del Gigante o anche chiamata dell’Immacolatella è un’ opera seicentesca del Berinini e del Naccherino, Essa come vedete è collocata su un basamento e formata da tre archi a tutto sesto con decorazioni che rappresentano animali e mostri marini, statue fluviali, cariatidi e in alto gli stemmi del vicere, del re e della città.

 CURIOSITA’: Le due denominazioni derivano dalle prime collocazioni che ebbe: dapprima nei pressi del palazzo Reale (dove si trovava la statua del Gigante rinvenuta a Cuma), poi, dal 1815, al molo, di fronte alla costruzione detta dell’Immacolatella; spostata in seguito al Carmine, e poi nei giardinetti di via S.Pasquale a Chiaia. Solo nel  1905 ,  il comune  decise di spostarla in questa nuova strada ottenuta dalla colmata della spiaggia.

Collocata su un basamento, è formata da tre archi a tutto sesto; in quello centrale, la tazza è decorata da due animali marini, mentre in quelli laterali due statue fluviali reggono mostri marini tra le mani. Alle estremità laterali due cariatidi sorreggono cornucopie. In alto, sugli archi, si trovano gli stemmi del vicerè, quello del re e quello della città.

 

 

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