Il Teatro Cilea è uno dei teatri più giovani di Napoli. In origine gli spazi occupati dal Cilea erano inatti adibiti ad auditorium della scuola di musica per ciechi del Vomero e solo nel 1975 , il famoso impresario Giuseppe Scarano riuscì ad aggiudicarsi la gara di assegnazione per questa parte dell’Istituto per ciechi Domenico Martuscello,
Dopo essersi aggiudicato questo spazio musicale,dotato di una acustica eccezionale, l0impresario pensò bene di affidare nel 1977, la struttura all’attore teatrale Mario Scarpetta 8 pronipote del grande Eduardo ) che consolidò nel luogo una compagnia stabile scarpettiana , diretta dallo stesso Mario.
La compagnia sarricchìtasi nel tempo di interpreti quali Anatrella e Palumbo , vide in quegli anni il massimo del suo splendore. Purtroppo con il terremoto dell’80, la situazione mutò: le persone preferivano non andare a teatro e ben presto la programmazione artistica si fermò. Fu proprio il terremoto infatti ad interrompere una replica dello spettacolo Miseria e Nobiltà
.Dopo una breve pausa con programmazioni di lieve interesse, la programmazione artistica del Teatro fu affidata a Mico Galdieri che con il Consorzio Teatro Campania diede vita a produzioni quali: – L’Opera buffa del Giovedì Santo e Il Bazzariota con la regia di Roberto de Simone, ospitando artisti e registi famosi come Bruno Cirino, Mariano Rigillo, Concetta e Peppe Barra, La Nuova Compagnia di Canto Popolare, Isa Danieli e Lina Sastri.
Dopo qualche anno, il Teatro passato nel frattempo , dalle mani del Comm. Giuseppe a suo figlio Lello Scarano , subì una nuova visione più moderna e nello stesso tempo più popolare che comunque non trascurò senza i grandi interpreti e i grandi autori così, mentre al Politeama imperavano le commedie musicali di Garinei e Giovannini, il Teatro Cilea coraggiosamente ospitava Carmelo Bene, Paolo Poli, le prime apparizioni, in Italia, di Arturo Brachetti; quando nella sala di Monte di Dio si esibiva uno straordinario Giorgio Gaber, con la stessa consapevolezza di ospitare un grande nel suo genere, Lello Scarano ospitava le sceneggiate popolari e i concerti/spettacoli con Mario Merola e Mario Da Vinci.
Dal 1993 il Teatro andò incontro ad un ritorno della gestione originaria che recuperava l’antica vocazione verso un teatro popolare e moderno di drammaturgia napoletana. Furono quelli gli anni in cui si costituì la coppia artistica Rosalia Maggio e Giacomo Rizzo che diedero vita a commedie divertentissime, ma furono anche gli anni in cui la a struttura andando incontro ad un ammodernamento strutturale e programmativo , apri il suo palcoscenico a nuovi telenti napoletani che videro in Biagio Izzo, Carlo Buccirosso, Massimo Ranieri, Maria Nazionale, Francesco Paolantoni, Stefano Sarcinelli, , Vincenzo Salemme e Maurizio Casagrande,i principale protagonisti di questo mutamento
Si ricordano a tel proposito , spettacoli di successo come “La gente vuole ridere”, “… E Fuori nevica”, “L’Amico del cuore”, “Passerotti o pipistrelli” di Vincenzo Salemme, “Fame, saranno nessuno” di e con Stefano Sarcinelli e Francesco Paolantoni e “Fiori di ictus” con Maurizio Casagrande.
Dal 2015 , dopo esser cresciuto professionalmente su innumerevoli palcoscenici ma soprattutto dopo tanti spettacoli tentiti tante e tante volte proprio al Cilea, il nuovo direttore artistico del Teatro diventa Biagio Izzo, che con una programmazione di teatro di prosa e di tradizione,o ha portato avanti due stagioni teatrali che hanno registrato una risposta positiva da parte del pubblico.
Dal 2017 , la direzione artistica venne poi affidata a Nando Mormone che insieme a Mario Esposito capitanava la famiglia di Made in Sud .
A partire dalla stagione 2022/2023 , la nuova direzione artistico è stat affidata all’artista Lello Arena