Una città che ossessiona per la sua eccessiva bellezza , uno scrigno senza fondo , ricca di storia , cultura , musica , sapori ; forse troppa storia ha intriso la nostra città , essa ha subito molte dominazioni , ciascuna delle quali ha lasciato un pezzo del proprio patrimonio culturale , palazzi e chiese antiche che per incuria e’ già tanto che stiano in piedi ma che a pensarci bene sono la cosa piu’ viva di questa citta’come spesso leggendo i suoi libri mi ricorda il grande Benedetto Croce che uscendo in via spaccanapoli dal suo palazzo Filomarino poteva ricordare la storia delle chiese , degli edifici e dei personaggi delle quali quelle vecchie mura furono protagonisti . Gli edifici religiosi a Napoli si accavallano e si stratificano sopratutto nel centro storico a breve distanza tra loro : esse appartengono a un lasso di tempo che va dal periodo paleocristiano fino al XX secolo.
Piazza San Gaetano e la chiesa di San Lorenzo dove Boccaccio incontro’ Fiammetta ,La Basilica di San Paolo Maggiore eretta sulle rovine del tempio romano dei Dioscuri Castore e Polluce , oppure piazza San Domenico e la sua chiesa con la sagrestia e i resti dei re Aragonesi , la chiesa di San Giovanni a Carbonara e i resti di re Ladislao , della regina Giovanna e del suo amante Ser Gianni Caracciolo ,la chiesa di Santa Maria del Purgatorio e l’ usanza di adottare un’anima pezzentella , il sacro e il profano ma anche il cuore e la bonta’ del napoletano , Santa Chiara e il suo chiostro , la chiesa dei Girolamini dove riposa in pace il grande filosofo Gian Battista Vico , il Duomo e la meravigliosa Cappella del tesoro di San Gennaro , la chiesa di Santa Maria della Pace e la famosa sala del lazzaretto , la chiesa di Santa Maria Donnaregina vecchia con il sepolcro della regina Maria d’Ungheria , la chiesa di Santa Maria Regina Coeli e la Cappella dedicata a Santa Giovanna Antida Thouret ,la chiesa di San Francesco di Paola promesse in voto da re Ferdinando se avesse riavuto il regno , la chiesa di Santa Caterina a Formiello dove sono conservate le reliquie dei beati martiri d’Otranto massacrati dai turchi , la chiesa dei Girolamini dove si trova il sepolcro del filosofo Gian Battista Vico , la chiesa di Sant’Anna dei Lombardi e il Compianto del Cristo morto , la chiesa di Santa Maria dell’Incoronata dove si sposarono e furono incoronati Giovanna I d’Angiò e Luigi di Taranto , la chiesa di San Pietro a Majella ed il suo regio conservatorio di musica , la chiesa in via Foria dedicata San Antonio Abate , la chiesa dei Santi Apostoli dove e’ sepolta il poeta Giambattista Marino , la chiesa di Sant’Angelo a Nilo con il sepolcro del cardinale Brancaccio commissionata a Donatello da Cosimo dei Medici , la chiesa di San Gregorio Armeno e il miracolo della liquefazione del sangue di Santa Patrizia , la chiesa del Carmine con il miracoloso crocifisso e le spoglie del povero Corradino , la chiesa di San Ferdinando con il grande sepolcro della moglie morganatica di Ferdinando IV Lucia Migliaccio , la chiesa di Santa Maria Francesca e la sedia della fertilita’, la basilica barocca di Santa Maria della Sanità, punto di accesso alle Catacombe di San Gaudioso nel rione Sanita’ , Sant’Agostino alla zecca , la cappella Sansevero …….. e tante , tante altre …… Il rischio che si corre nel cercare di volerle ricordarle tutte e’ di farne un torto a qualcuna dimenticata al momento ; possiamo ben dire comunque che dal numero altissimo di chiese presenti in città deriva l’appellativo di città dalle 500 cupole.
Un culto religioso sempre molto presente e molto rappresentato dai vari regnanti di turno che ci hanno lasciato quasi 500 chiese e 2mila edicole votive, appartenenti a diverse epoche e stili architettonici.
Alle 500 cupole vanno aggiunti altri luoghi di culto, più piccoli, ma importanti allo stesso modo per la città: le circa duemila edicole votive, importanti esempi di architettura religiosa appartenenti a diverse epoche. Nate in epoca greca, si sono diffuse sempre più nel XVIII secolo con un duplice scopo: evangelizzare il popolo e creare una rete di illuminazione stradale per i vicoli più bui.
Le edicole sono considerate come un oggetto di culto più vicino, meno distante e dispersivo rispetto alla chiesa. Per molti fedeli, insomma, è una sorta di chiesa personale in cui non mancano mai luci e fiori, e a cui rivolgersi.
Sono talmente tanti i luoghi suggestivi da vedere che ogni giorno mi alzo e capisco che ancora non conosco questa citta’ , ogni giorno c’e un nuovo monumento da scoprire , una nuova vecchia chiesa da esplorare , una nuova emozione …..

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