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Il 15 agosto è il giorno in cui  si celebra il Ferragosto , una festa antichissima, che, come molte altre feste divenute in seguito cristiane, ha origini pagane.

Il termine Ferragosto deriva infatti dalla locuzione latina “Feriae Augusti “(riposo di Augusto) ed indica una festività istituita nel 18 a.C. dall’imperatore Ottaviano Augusto, primo imperatore romano ( il mese agosto e la festa prese tale nome proprio In suo onore ).
Si trattava di un periodo di riposo , festeggiamenti e solenni celebrazioni successivi ai Consalia, cioè le feste che celebravano la fine dei lavori agricoli dedicate a Conso , che, per i Romani, era il dio della terra e della fertilità.
Le Feriae Augusti servivano infatti proprio a riprendersi dalle fatiche dei campi e rappresentava  una delle poche occasioni in cui i romani, padroni e schiavi, si mescolavano liberamente.
I contadini in questo periodo potevano finalmente quindi riposarsi e per usanza facevano gli auguri ai proprietari dei terreni ricevendo in cambio una mancia.
Il riposo era concesso a tutte le attività lavorative ed oltre agli uomini era allargato anche agli animali da tiro “simbolo” del lavoro quali muli e asini che venivano esentati dai lavori nei campi, fatti riposare e abbelliti con fiori e ghirlande.
Nelle antiche tradizioni pagane, i contadini erano inoltre soliti in questa occasione , accendere il fuoco per rendere grazie agli dei e allontanare gli spiriti maligni dal raccolto fatto. Accendere quindi il falò sulla spiaggia è tutto quello che è rimasto dell’antico rito propiziatorio e di purificazione.
Le feste interessavano tutto l’Impero e ovunque si organizzavano celebrazioni, feste , e giochi publici di vario genere, come per esempio quello di famose corse di cavalli.
Le  festa in tutto l’impero romano, si celebravano nei tempi dedicato alla Dea Diana, dea della Luna , della caccia, e  protettrice delle donne.  Le sue sacerdotesse e seguaci, dette janare, erano le depositarie di un sapere astronomico e religioso senza tempo ( Il termine janara era la trascrizione dialettale del latino dianara, che significa “seguace di Diana”).
Esse conoscevano il ciclo dei pianeti e miracolosi rimedi fito-terapici e pertanto secoli fa, quando non esistevano ospedali o ambulatori medici, era proprio a loro che si rivolgevano le genti locali per essere curate.
Uno di questi tempi si trovava ovviamente anche nel nostro antico centro storico di antiche origini greco- romano , ed esattamente in  via Tribunali nel luogo che oggi è occupato dalla chiesa di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta ( allora non esistevano ancora nel nostro centro storico,  bar , barretti , pizzerie tarallerie, friggitorie di cuoppi, paninoteche ,pasticcerie, kebabbari,  esperti di limonate a cosce aperte o di broe e purp e negozi di souvenir made in Cina ).

Nel suo tempio vi era un appuntamento fisso che avveniva a metà agosto tutti gli anni,che derivava dalle  cosiddette “Idus nemorenses”, cioè dei festeggiamenti che nel vicino oriente era dedicati ad un’altra Grande Madre, la siriana Atargatis, conosciuta come dea Siria, considerata protettrice della fertilità e dei lavori dei campi.

Le feriae augustae quindi erano una celebrazione della fertilità e della maternità e, come molte altre feste, erano di derivazione orientale.La grande dea siriana, venne infatti nel tempo identificata con la dea Diana .

CURIOSITA’: Oltre a Diana, le Feriae erano una festa dedicata a Vertumno, Dio delle stagioni e della maturazione dei raccolti; a Conso, Dio dei campi e a Opi Dea della fertilità.
Il termine Ferragosto, quindi, indica una festa popolare che, alla metà di agosto, festeggiava la fine dei lavori agricoli. Fu  poi la Chiesa cattolica  a fissare la nuova e attuale data per la celebrazione dell’estate. Ovviamente la associarono col tempo all’Assunzione di Maria, dunque all’ascesa della madre di Gesù in Paradiso con anima e corpo in quanto mai toccata dal peccato originale come accade invece a tutti gli altri uomini e donne che nascono invece nel peccatoe da esso sono lavati grazie al battesimo. per essere lavati  Essa è l’unica tra tutti i santi al quale viene riservato  questo privilegioin quanto per decreto pontificio )papa Pio IX l’8 dicembre 1854) viene considerata da un dogma della chiesa cattolica, una creatura unica e speciale, destinata a essere madre di un Uomo unico e nuovo.
Con il cristianesimo la gente incomiciò quindi ad attribuire  queste medesime prerogative alla Vergine Maria, la cui solennità cominciò ad essere celebrata in luogo di quella di Diana. In ogni caso la tradizione di agosto come mese delle Feriae è rimasta, per questo fabbriche e negozi restano ancor oggi «chiusi per ferie» fino alla fine di agosto, anche se nessuno si ricorda più dell’imperatore che le istituì per autocelebrarsi.
Nella nostra città, non tutti lo sanno, essa è considerata la prima patrona ufficiale della città di Napoli; anzi la chiesa che noi chiamiamo Duomo, a via Duomo, ha un nome ufficiale: cattedrale metropolitana di Santa Maria Assunta.
Oggi quindi nella nostra città si celebra anche la Madonna che venne assunta…
in cielo sia con l’anima che con il corpo.
N.B. Anche Gesù stesso fu assunto in cielo ma in questo caso il nome giusto è ascensione e viene celebrata 40 giorni dopo Pasqua.
Quale occasione migliore per visitare quindi il nostro bellisimo Duomo ?
Ma se vi recate in Via Duomo , ricordatevi  prima di visitare questo capolavoro che
il  Duomo di Napoli , un tempo non era così come lo vedete ora . Esso purtroppo ha dovuto subito numerose ristrutturazioni nel corso dei secoli a causa dei numerosi terremoti, e la parte che ha subito più cambiamenti è stata proprio la facciata.
Molto probabilmente infatti, l’originaria facciata trecentesca , quella angioina fu distrutta, insieme al campanile, dal terremoto del 1349 ; del rifacimento quattrocentesco rimane oggi solo il portale maggiore, opera di Antonio Baboccio da Piperno con alcuni  suoi ornamenti (   i leoni )
L’edificazione di questa stupenda  Cattedrale fu voluta da Carlo d’Angiò nel 1294, nel luogo dove sorgevano due antiche basiliche: quella di Santa Restituta e la Stefania. Per lasciar posto alla nuova costruzione, quest’ultima fu completamente demolita, mentre la basilica di Santa Restituta fu ridotta al ruolo di cappella laterale.

L’attuale cappella di Santa Restituta , vecchio luogo di culto di eta’ paleocristiana e’ quindi il luogo piu’antico della cattedrale , mentre la vecchia Basilica Stefania costruita tra il 409 e il 501 per volere del vescovo Stefano (dedicata al Salvatore ) oggi non esiste più’.

All’inizio gli artisti coinvolti erano soprattutto di origine francese, ma ben presto le lavorazioni furono affidate a rappresentanti dell’arte locale o italiana. Finalmente nel 1314 la Cattedrale fu solennemente dedicata all’Assunta dal’Arcivescovo Umberto d’Ormont .

Oggi comunque proprio nel   giorno di ferragosto di un lontano  1656, avvenne anche il famoso  miracolo di San Gaetano, che liberò Napoli da quella maledetta  peste bubbonica che fino a quel momento aveva decimato  la popolazione: morirono infatti a seguito di queste terribile epidemia in città  250 mila napoletani su 400 mila residenti.

Dopo lunghe indagni venne finalmente accertato che la terribile peste era giunte a Napoli tramite de topi infetti che si trovavano su delle navi giunte in città dalla Spagna e poi ormeggiate dove si trovava il  quartier generale delle truppe del vicerè di Napoli.

Per sconfiggere la peste bisognava ammazzare i topi, ma come era possibile farlo data la grande moltitudine? Fu escogitato un sistema già in uso sui mercantili delle navi che consisteva nel catturare gli esemplari più grossi di topo (i zoccoloni) e di addestrarli, incattivendoli, ad ammazzare gli altri topi.

Uno dei modi per incattivire il topolone era quello di mettere del pepe nel deretano della povera bestia, di cucirlo e poi lasciarlo andare nelle fogne. La speranza era che il topo grosso, incattivito, avrebbe egli stesso ammazzato gli altri topi.

Ovviamente il sistema non funzionò, la peste dilagò a Napoli e decimò la popolazione. Tuttavia rimase nell’immaginario collettivo dei napoletani il fatto che mettere una persona contro un proprio simile equivale esattamente a mettere o pepe n’culo ‘a zoccola!

A  debellata la peste a Napoli. ci  penso invece  uno dei 52 protettori di Napoli ed in particolare ci pensò San Gaetano, protettore dalle epidemie e pestilenze.
Il 15 agosto 1656 il nostro San Gaetano mandò su Napoli un diluvio universale, una bomba d’acqua, che affogò tutti i topi nelle fogne e la peste venne finalmente debellata.

Poi accade un miracolo. In piena estate, il 14 agosto, quando sembrava  non esserci più speranza, una pioggia immensa si abbatte’ su Napoli. Il nubifragio fuori stagione si rivelò decisivo per le sorti della città. L’acqua spazza via gli umori pestilenziali e purificò l’atmosfera.
Sotto l’impeto del temporale e del tremendo acquazzone la fogna di via Toledo, e la zona dei Vergini nel quartiere sanità ,riempita dei corpi degli appestati, straripò e diventò un torrente di cadaveri, corrose le fondamenta dei palazzi e provocò il crollo di centinaia di abitazioni. Ma la peste iniziò a rallentare la sua corsa, i decessi diminuirono di intensità, i lazzaretti e gli ospedali a poco a poco si svuotarono  fino a che, nel dicembre di quello stesso anno, Napoli viene finalmente dichiarata libera di ogni sospetto.
Era il15 agosto 1656 e il miracolo venne attribuito al quel santo coprotettore di Napoli,  che si occupava di proteggerla da epidemie e pestilenze. Fu insomma il nostro San Gaetano a mandare su Napoli un diluvio universale, una bomba d’acqua, che affogò tutti i topi nelle fogne e la peste venne finalmente debellata.
Che ci crediate o no … la peste venne abbandono Napoli dalla su stretta tenaglia di morte e da quel giorno (ancora oggi ) nacque un altro modo di dire che i napoletani  utilizzano per definire qualcuno che sia morto affogato: ha fatto a fine d” e zoccole.
CURIOSITA’: La tradizione  della gita fuoriporta che tutti gli italiani, napoletani compresi hanno durante qusto period svuluppato nasce  invece nel ventennio fascista. Nel 1931, infatti, l’allora ministero delle Comunicazioni istituì i “Treni popolari di Ferragosto“, che permettevano agli italiani di raggiungere le località di vacanza a un prezzo ridotto .
L’offerta valida solo per il 13, il 14 e il 15 agosto , aveva due varianti : la prima di un solo giorno che poteva comprendere un raggio massimo di 50-100 km) e la seconda di tre giorni che poteva comprendere un raggio di 100-200 km.
In quell’occasione, molti italiani videro per la prima volta il mare, la montagna, e le città d’arte.
Questa iniziativa fu un evento importante per gli italiani . Essi per la prima volte nella storia dell’Italia moderna avevano la possibilità, a prezzi ridotti rispetto al normale, di visitare spiagge, monti e città che difficilmente diversamente avrebbero mai visitato.
Non a caso, infatti, il Ferragosto è una festività esclusivamente italiana, visto che in giro per il mondo il 15 agosto è un giorno come tutti gli altri. Eccezion fatta per la cattolica Irlanda, che però celebra la giornata di oggi per la festa dell’Assunzione di Maria, non certo perché un imperatore romano, più di duemila anni fa, aveva ideato una festività propagandistica o perché duemila anni dopo un suo emulo aveva deciso di mandare in “vacanza” gli italiani.
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