La chiesa di San Giovanni Battista delle Monache è situata in via Santa Maria di Costantinopoli., una pittoresca strada nei pressi di piazza Bellini , un tempo centro dei maggiori antiquari napoletani. Venne eretta verso la fine del 600 dall’architetto Francesco Antonio Picchiatti, mentre la facciata, che venne realizzata solo nel secolo successivo, è di Giovanni Battista Nauclerio che si occupò anche della volta della navata centrale e del nuovo campanile alla destra della chiesa.
In origine, la struttura occupava un vasto territorio visto che comprendeva sei belvedere, luoghi per lo svago e sei chiostri, dei quali è sopravvissuto solo quello di San Giovanniello.
Nell’Ottocento, la risistemazione urbana della città portò all’apertura di via Conte di Ruvo, e questa strada purtroppo taglio’ tutti i passaggi ed i collegamenti con il Chiostro di San Giovanniello, che divenne cosi’ sede dell’Accademia di Belle Arti su progetto di Enrico Alvino.
La chiesa fu così quindi separata dal suo monastero ed il retro del complesso ( il Bastione Vasto ) fu demolito per lasciare spazio al Teatro Bellini.
Questi lavori di costruzione provocarono alla chiesa, restaurata pochi anni prima, numerosi danni a cui si aggiunsero poi quelli causati dal causati dal terremoto del 1930: da allora fino agli anni Settanta si sono susseguiti vari interventi di restauro, mentre molti dei beni artistici contenuti nel suo interno furono trasferiti nel deposito della Soprintendenza.
La facciata è composta da due ordini di cui il primo in basso di ordine composito, e il secondo in alto di ordine corinzio. Le colonne che li compongono provengono dal palazzo che si trovava nell’area prima che sorgesse la chiesa. In basso troviamo un portico in piperno, mentre in alto si aprono tre finestre e un timpano triangolare.
L’interno presenta una pianta a croce latina, con cappelle laterali e soffitto ligneo. Nella chiesa troviamo opere di Luca Giordano , di Bernardo Cavallino, di Paolo De Matteis , di Andrea Vaccaro e di Massimo Stanzione.
Il terremoto del 1980 e il tentato restauro del 1982 aggravarono ulteriormente le condizioni statiche: crollarono la volta e la cupola ed i numerosi lavori di restauro e modifiche seguiti non le hanno ancora garantito una adeguata stabilità.
Da allora la chiesa e’ chiusa e attualmente non è ancora visitabile al pubblico .
I lavori di risanamento statico sono stati eseguiti da tempo ma non sono serviti a riaprirla , mancano infatti ulteriori opere di restauro ma per questi non ci sono fondi a sufficienza e di conseguenza la struttura ancora oggi resta chiusa ed il il suo portone di conseguenza resta sbarrato .