A Napoli esistono numerose vie e piazze dedicate a San Pasquale .Egli fu particolarmente venerato a Napoli, nel periodo della dominazione spagnola e il suo culto si concentrò in due grandi e celebri conventi francescani ancora esistenti, S. Pasquale a Chiaia e S. Pasquale al Granatello, di Portici; il suo nome fu dato a generazioni di bambini.
Pasquale è il decimo nome più presente in Campania e circa il 56,3% dei partenopei si chiama così . Questo nome era dato tradizionalmente ai bambini che nascevano nel giorno di Pasqua poiché l’antico nome deriva dal latino Pascha, cioè Pasqua.
Il culto di San Pasquale ebbe molta diffusione a Napoli ed in provincia per poi diffondersi in varie parti d’Italia ma soprattutto in meridione.
Si festeggia il 17maggio perche’ è il giorno in cui nel 1592 morì San Pasquale di Baylón, ( nato nel giorno di Pentecoste ) religioso spagnolo proclamato santo nel 1690 da papa Alessandro VIII.
San Pasquale è il protettore dei cuochi e dei pasticceri perché’ considerato da molti l’inventore dello zabaione. Una leggenda narra che consigliasse alle spose infelici di riaccendere la fiamma della passione con questo dolce da lui creato( lo zabaione).
Si narra che il fraticello consigliasse in confessione alle donne che si lamentavano… dei mariti di dar loro uovo sbattuto con zucchero e vino (zabaione).
Inoltre San Pasquale è anche protettore delle donne, in particolare di quelle che cercano marito. In Campania è diffusa anche una preghiera e un canto che recita:
«San Pasquale Baylonne protettore delle donne,
fammi trovare marito, bianco, rosso e colorito,
come te, tale e quale, o glorioso san Pasquale!».
Una storia ancor più colorita del frate protettore delle donne riguarda una statua che si trovava in una chiesa di Torre Annunziata che raffigurava il santo come un marinaio con tutta l’attrezzatura di pesca e con in mano un pesce che…. sembrava…

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