La Chiesa di San Carlo alle Mortelle, è una meraviglia Secentesca sita nel centro storico napoletano, a due passi da corso Vittorio Emanuele e dai Quartieri Spagnoli.

La chiesa che si trova in Piazzetta San Carlo alle Mortelle ed è da qualche anno abbandonata, attualmente in fase di ristrutturazione dopo che il 23 settembre del 2009, nel pavimento della celebre chiesa si aprì una voragine di circa 10 metri per colpa di una cavità tufacea nel sottosuolo.mortelle-2

La chiesa fu pesantemente danneggiata e in quell’occasione furono evacuate all’incirca 70 famiglie residenti negli edifici circostanti, tra cui il palazzo adiacente che aveva ospitato in passato personalità eminenti quali il pittore Domenico Morelli e lo scrittore Antonio Altamura.

Tutta l’area era chiamata poggio delle Mortelle, per gli alberi di mirto presenti in zona o forse per le proprietà della famiglia De Troyanis Y Mortella.

L’ intera zona e’ un ricco mortelle-5compendio di storia: ricordiamo che vi sorse la prima Accademia di Belle Arti (poi trasferita in via Costantinopoli), una serie di storiche botteghe di artigiani, l’Opificio delle Pietre Dure, per non parlare di tutte le chiese, i monasteri e gli edifici storici, dal Palazzo Spinelli alle prigioni di Santa Maria Apparente dove furono incarcerati Francesco Altamura, il politico Carlo Poerio e lo scrittore e patriota Luigi Settembrini.

Ai primi del Seicento era un luogo così ameno che numerosi ordini religiosi decisero di costruirvi le loro dimore.

Nel 1616 i Barnabiti davano cosi l’avvio alla costruzione della chiesa affidando i lavori all’architetto napoletano Giovanni Cola di Franco, successivamente sostituito da Bartolomeo Picchiatti.mortele-3
Adiacente alla chiesa sorse, più tardi, il primo collegio di San Carlo che dopo la peste fu ridimensionato dal figlio del Picchiatti, Francesco Antonio a cui nel frattempo fu affidato il cantiere.

La chiesa conserva dipinti sulla vita del santo affrescati dal pittore Antonio De Bellis (vittima della peste del 1656 ) e due magnifiche acquasantiere.mortelle-4

La facciata e l’altare sono invece della seconda metà del Settecento
Carlo III nel 1737 rileverà la struttura per istituirvi il Laboratorio delle Pietre Dure e la Fabbrica degli Arazzi, l’edificio a monte (tra le chiese di San Carlo e Santa Maria Apparente) diventerà il nuovo collegio, affidato ai Padri Scolopi.

Segno degli antichi proprietari è la sala con la tela di Francesco Solimena che ritrae Alessandro de’ Medici mentre rientra trionfante a Firenze e la volta dipinta dal De Matteis. Il Collegio restò agli Scolopi fino al 1865. In quell’anno divenne sede del Ginnasio Umberto I. Attualmente ospita una scuola media.

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