La chiesa di Santa Maria dell’Aiuto in origine, era solo un’immagine sacra su carta collocata in un’edicola votiva da due giovani devoti. Questi posero nel vano cieco di una finestra un’immagine cartacea della Madonna con il Bambino.

Con il passare del tempo e con le offerte dei passanti, l’immagine fu poi sostituita da un  dipinto ad olio ( che ancora oggi domina l’altare maggiore della chiesa) in modo da costituire  una delle tante edicole  di religiosita’ popolare che ancora oggi decorano il centro storico della nostra citta’. Durante la terribile peste del 1656 che falcidiò la popolazione napoletana  le offerte aumentarono a seguito di numerose grazie ottenute dai fedeli e una volta raggiunta una adeguata somma,  si ebbero finalmente i capitali sufficienti per erigere una chiesa vera e propria. Alcuni abitanti del quartiere, gia’ proprietari di alcuni abitazioni, acquistarono allora gli immobili vicini per ricavare l’area sufficiente alla costruzione della Chiesa dedicata alla Madonna che da allora prese l’appellativo dell’Aiuto. La progettazione fu affidata all’architetto Dionisio Lazzari che la realizzo’ nel 1673 ponendo nel suo interno il sacro dipinto al quale, per tradizione, si attribuisce il prodigio del dissolvimento di qualsiasi stoffa o velo posto a sua protezione.

In quei terribili anni la devozione verso l’immagine sacra crebbe e si consolidò maggiormente grazie, agli innumerevoli  prodigi, e miracoli concessi dalla Madonna documentate da oltre 2500 lastre votive in marmo, attraverso le quali i fedeli manifestavano la propria riconoscenza alla Madonna per l’aiuto ricevuto. La sua fama si diffuse rapidamente in città e la devozione  alla immagine della Vergine dell’Aiuto si diffuse a macchia d’olio da Napoli a Roma a tal punto che il 24 maggio 1889, su decreto pontificio di Papa Leone XIII, il cardinale Guglielmo Sanfelice, incorono’ l’immagine della Madonna dell’Aiuto.

La chiesa rappresenta uno dei più riusciti esempi del barocco napoletano. La sua facciata protetta da una cancellata in ferro battuto mostra un portale con bordi in marmo posto posto sotto un finestrone rettangolare. Due coppie di lesene si pongono ai suoi lati mentre in alto abbiamo un timpano curvilineo .

Il suo interno è a croce greca coperta da una cupola con cassettoni .Alle spalle dell’altare  in marmi policromi si trova l ‘immagine della madonna miracolosa . Meravigliosi appaiono all’ingresso i tre dipinti opera di Gaspare Traversi mentre le atre opere sono state  realizzati da Giuseppe Farina ( Vergine dell’Aiuto ) , Nicola Malinconico ( transito di San Giuseppe )  Giacinto Diano e Francesco Pagano .Belli anche due organi settecenteschi le cui casse sembra che siano state eseguite su disegno di Dionisio Lazzari .

Recentemente, il 23 novembre 2004 la chiesa di S. Maria dell’Aiuto e’ stata aggregata alla patriarcale basilica di S. Maria Maggiore.  A seguito di cio’ il papa Giovanni Paolo II ha concesso il dono dell’indulgenza plenaria.
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